Liverpool e Nike: un patto per risollevare il club, "orfano" della Superlega

Con lo stadio e altri asset ipotecati dai creditori, i "Reds" firmano un nuovo contratto con la casa americana, assumendosi un rischio per puntare in alto

Di Lorenzo Zacchetti
Sport
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Fenway Sports Group, la società che controlla la leggendaria squadra di calcio del Liverpool, ha finalizzato un'importante operazione commerciale con Nike, che diventerà il nuovo sponsor tecnico dei “Reds”.

Fino a questa stagione, il Liverpool ha indossato kit da gioco griffati New Balance, azienda che aveva proposto un rinnovo di contratto aumentando a 53 milioni di euro annui il compenso del club di Anfield Road. Con una mossa a sorpresa, il Liverpool ha invece accettato la proposta di Nike, che pure ha un valore nominale decisamente inferiore: 17,5 milioni di euro a stagione.

Perché una scelta del genere? La celebre casa “col baffo” ha infatti inserito una clausola molto ghiotta nella proposta: il Liverpool incasserà il 20% di tutti i proventi derivanti dalla vendita di magliette e altro merchandising ufficiale sui vari mercati mondiali, dove Nike è presente con store fisici o punti-vendita online. Proprio l'abilità dell'azienda dell'Oregon nell'e-commerce (cresciuto in maniera esponenziale durante la pandemia di Covid-19) consente al Liverpool di stimare un incasso finale prossimo ai 70 milioni di euro, quindi molto di più di quanto offerto da New Balance, seppure con una significativa quota legata alle performance.

Si tratta di una scommessa davvero fondamentale per il futuro della società inglese, che sta attraversando un momento di grande difficoltà economica.

Con una perdita di 45,3 milioni di euro nell'ultimo esercizio, i “Reds” sono gravati da ipoteche sia sul mitico stadio di Anfield, sia su marchi depositati, conti correnti e azioni del club pluricampione d'Inghilterra e d'Europa. 

Secondo quanto riferito dall'ad Andy Hughes, la società era sana fino al momento dello scoppio della pandemia, ma la riduzione dei ricavi, sommata al mantenimento dei costi fissi e all'insorgere di nuovi oneri (come i lavori per ristrutturare e ampliare lo stadio) hanno messo i creditori sul chi vive.

Anche per questo il Liverpool era tra le società fondatrici della Superlega, ma la dura reazione dei suoi tifosi – più che quella della Uefa – ha costretto il club a un passo indietro, anche se forse solo temporaneo. Ultimo del “club dei 12” a rendere pubblico il suo bilancio, il Liverpool ora prova a risollevarsi grazie a questa nuova partnership con Nike, accettando il rischio di una parte fissa meno ingente, per inseguire la possibilità di un risultato finale ben più prestigioso.


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