Ascolti tv Auditel: Gruber regina a La7, 8 e 1/2 punto di riferimento politico

Gli ascolti Tv e i dati Auditel di martedì 4 dicembre 2018 vedono ancora una volta Lilli Gruber con il suo Otto e mezzo sfiorare i due milioni di spettatori in access prime time, classificandosi al terzo posto dei programmi più visti della sua fascia oraria dopo I soliti Ignoti su Rai1 e Striscia la Notizia su Canale 5.

Non soltanto la Gruber sbaraglia la concorrenza esterna, quella per intenderci di Stasera Italia condotto da Barbara Palombelli su Rete4 alla stessa ora (che finisce spesso doppiato), ma anche quella interna degli altri talk show di La7.

Lo stesso DiMartedì di Giovanni Floris quest'anno ha perso colpi e si trova ormai spesso testa a testa con il concorrente #Cartabianca condotto da Bianca Berlinguer. Neanche Piazza Pulita di Corrado Formigli riesce a competere con Otto e mezzo quanto a numero di spettatori e share, e per trovare cifre che possono avvicinarsi lontanamente ai successi della Gruber su La7 bisogna cercare nella fascia di mezzogiorno con L'Aria che tira di Myrta Merlino. Pure, Otto e mezzo regna comunque sovrano su tutti i talk della rete di Urbano Cairo, anche sul pomeridiano Tagadà condotto da Tiziana Panella e sul mattutino Omnibus di Silvia Sardoni e Coffee Break condotto da Andrea Pancani.

L'avvento del governo giallo-verde e la difficoltosa interpretazione degli eventi istituzionali nel proteiforme mondo dell'esecutivo Lega-m5s hanno spiazzato gran parte dei commentatori politici, assieme ai cittadini. La costante, nel cambiamento, è rimasta tuttavia l'autorevolezza di Lilli Gruber, che non ha mai perso terreno nell'agone dell'Auditel e che viene scelta quotidianamente da un nutrito zoccolo duro di fedelissimi spettatori desiderosi di capirci di più, e che invece non sono altrettanto assidui con i talk show della stessa rete.

Segno che l'approfondimento della conduttrice altoatesina viene giudicato più affidabile rispetto a quello dei colleghi? Forse. Ma senz'altro si può dire che certezza che il suo Otto e mezzo costituisce ormai un punto di riferimento nel magmatico divenire della situazione politica italiana, a maggior ragione in quella attuale.