Cronache

Milano, anche l'arte gioca la partita contro il virus HIV

 

Milano, 2 dic. (askanews) - Arte e cultura possono giocare un ruolo nella sfida all'AIDS, patologia che ha visto enormi progressi sul piano della terapia, passando da malattia mortale a cronica, con aspettative di vita per i positivi assimilabili a quelle di chi non è stato contagiato dall'HIV, ma che ancora viene vista con l'occhio del pregiudizio. Per affrontare anche questo aspetto la comunità di pazienti, clinici e istituzioni che si impegnano contro la malattia ha collaborato con Gilead Sciences Italia alla mostra in realtà aumentata "Together we can stop the virus", allestita negli spazi di Combo a Milano."Il progresso della scienza ha rivoluzionato il significato della vita con l'HIV - ha spiegato ad askanews Daniele Calzavara, dell'associazione Milano Check Point - ma purtroppo lo stigma resta il problema, pertanto è importante parlare di HIV e dare corretta informazione per smantellare questo sistema terribile della discriminazione. Dobbiamo lavorare tanto, soprattutto dal punto di vista culturale".L'impegno di Gilead, confermato anche dal direttore medico Cristina Le Grazie, si focalizza ovviamente sulla ricerca scientifica, ma anche nel combattere ogni traccia dell'HIV, per farlo diventare veramente invisibile anche dal punto di vista sociale. E proprio di invisibilità parla la prima serie tv dedicata all'HIV e nata dalla collaborazione tra la casa farmaceutica e Discovery."In Stigma invisibile - ci ha detto l'autrice della serie, Michela Chimenti - ci sono due tipi di persone intervistate: quelle che lo stigma lo hanno superato e ne hanno fatto la loro forza, quindi si mostrano orgogliose di essere persone con l'HIV in terapia, di avere fatto il loro percorso e di non avere problema alcuno. Ci sono però anche persone che ancora fanno fatica a mostrarsi e a raccontarlo".Nello spazio milanese la mostra "Together" coinvolge direttamente i visitatori attraverso la realtà aumentata, un altro modo per avvicinarsi in prima persona al mondo dell'HIV e scoprire che molte delle paure che ancora circondano la malattia sono oggi state ampiamente superate.