Cronache

Sara Gama al Quirinale: "Vi leggo l'art. 3 della Costituzione"

 

Roma, 4 lug. (askanews) - "In autunno dicevamo che volevamo goderci ogni istante del nostro mondiale, inseguito, cercato con voracità per colmare un'assenza ormai troppo lunga dalla competizione più ambita. Un mondiale nostro. Ma non sapevamo che gli italiani e le italiane erano pronti ad abbracciarci. Molto presto è diventato il mondiale di tutti. Noi rappresentiamo l'Italia, ma qualcosa mancava perché in ogni relazione sana e duratura lo scambio deve essere reciproco: rappresentare gli italiani e da essi essere rappresentati, trovare una rappresentazione nelle loro menti, nei loro discorsi, nei loro cuori" ha detto Sara Gama."Gli italiani e le italiane ci hanno scoperto e si sono innamorati di noi, e di quell'amore noi ci siamo nutrite ogni singolo giorno trovando energie che mai avremmo pensato di avere, uno slancio solamente affievolito in quel caldo pomeriggio di fine giugno"."In questo momento nella nostra società esiste un certo pessimismo, poca fiducia nell'altro, poca fiducia nella meritocrazia, poca speranza soprattutto. Siamo partire per il mondiale, o forse da quando per la prima volta abbiamo messo le scarpette da calcio, con la voglia di far conoscere il nostro sport a tutti. Forse ci stiamo riuscendo. Quello che non pensavamo di fare è stato riuscire a ridare speranza agli italiani: la speranza che gli sforzi vengano riconosciuti un gruppo di ragazze possa riuscire a far aprire gli occhi al mondo su una realtà che loro hanno sempre amato e che gli altri un tempo non riuscivano nemmeno a vedere" ha detto Gama."Stiamo vivendo il nostro sogno e gli italiani sognano con noi" ha aggiunto la capitana della Nazionale. Sara Gama. "Ora loro ci hanno capito e hanno capito che abbiamo fatto un percorso straordinario grazie alla nostra forza di volontà. Ma hanno capito che per fare sforzi ancora più grandi e portare l'Italia in cima al mondo, sarà necessaria la volontà ma anche avere a disposizione i mezzi che fino ad oggi sono mancati"."Porto il numero tre sulla maglia" ha concluso Sara Gama. "Il numero tre della nostra bellissima Costituzione vorrei leggervelo anche se lo conosciamo, è un classico. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica - che siamo tutti noi - rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono il libero sviluppo della persona umana e la partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica ed economica e sociale del paese. Grazie presidente".