Economia

Leader di te stesso 2.0: parte il tour di Roberto Re

 


Roma, 9 feb. (askanews) - Il 2 febbraio è iniziato da Milano il ciclo di seminari del più importante formatore italiano per celebrare i vent'anni del suo libro "Leader di te stesso", per spiegare come si raggiunge oggi la propria leadership personale e professionale.500 mila copie vendute in venti anni. Leader di te stesso, il libro edito da Mondadori e scritto da Roberto Re, lancia un tour proprio per celebrarne l'anniversario:"La cosa più incredibile -dice Roberto Re- è che il volume continua a spopolare sul mercato, segno che le persone hanno ancora bisogno di essere guidate. Anzi, i concetti che esprimo nel libro oggi sono quanto mai attuali. Anche perché i mutamenti radicali che sono avvenuti nel mondo, penso alle guerre in corso e alla pandemia, hanno reso acute le incertezze. Senza dimenticare che il posto fisso è ormai diventato una chimera e la routine quotidiana è fonte di uno stress profondo. Una condizione umana che va analizzata a fondo".In tutto 12 tappe per le principali città italiane, dall'Auditorium San Fedele di Milano al Cosmopolitan di Civitanova Marche. Non una lezione cattedatrica, neanche uno spettacolo teatrale, ma un corso per imparare a lavorare sulla propria intelligenza emozionale che aiuta a diventare consapevoli e padroni di sé stessi, spiega Re.Un obiettivo che si raggiunge osservando cinque regole: avere piena gestione delle emozioni, mantenere il giusto equilibrio fra corpo e mente, utilizzare la mentalità del risultato per massimizzare l'efficienza e bilanciare lavoro e tempo libero, creare e coltivare relazioni positive, costruire i presupposti per una comunicazione chiara ed efficace.Il titolo del tour, Leader di te stesso 2.0, gioca sul ventesimo anniversario del libro e sull'aspetto tecnologico che segna i nostri tempi. Il target di riferimento va dai 30 ai 50 anni e, per l'80%, è rappresentato da liberi professionisti:"Sono tutte persone -evidenzia Re- che hanno una visione diversa dalla nostra e da quella dei nostri padri. Il lavoro non viene visto più come unico motivo di vita ma si cerca, sempre più, di renderlo compatibile con il privato. Provo, nei miei seminari, ad aiutare le persone a occuparsi di ciò che vale la pena fare per ottenere questo obiettivo, a sapersi organizzare per trovare il tempo di fare ciò che si desidera. Lasciare spazio a sé stessi non significa limitare il lavoro. Anzi, chi riesce a mettere in equilibrio la propria vita è decisamente più produttivo. Più produttivo e finalmente leader".