Economia

Traffici illeciti, come garantire la sicurezza delle supply chain

 

Roma, 29 lug. (askanews) - In Italia, il valore delle importazioni di prodotti contraffatti lo scorso anno è stato pari a circa 12 miliardi di euro, il 4%delle importazioni complessive, e il fenomeno raggiunge un totaledi 10 miliardi di euro all'anno di mancate entrate all'erario. E'una delle fotografie che meglio rappresentano l'impatto deitraffici illeciti nel nostro paese, in forte crescita anche inrelazione alle tecnologie digitali oggi disponibili, emerse inoccasione della conferenza virtuale Traffici illeciti e sicurezzadelle supply chain. Le sfide per il sistema Italia, un momento diriflessione promosso da ISPI e Philip Morris Italia.In particolare, come ha ricordato il presidente Ispi,l'ambasciatore Massolo, "il nodo della trasparenza e deltracciamento riguarda sia la responsabilità dei governi che delleimprese, e le aziende ne fanno crescentemente un fattore digaranzia e di responsabilità sociale, un fattore reputazionaleavendo quindi interesse a promuovere consapevolezza su questamateria, in un contesto internazionale in cui non ci sono piùstandard condivisi".Prevenzione e contrasto ai traffici illeciti, che rappresentanouna delle principali fonti di finanziamento del crimineorganizzato, devono allora rappresentare, come ha segnalato ilsottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova, "unapriorità per il Paese, oltre che un tema per definizionemultilaterale".Il Vice Ministro per lo Sviluppo Economico Gilberto PichettoFratin si è soffermato invece sull'impegno di governo neltracciamento delle filiere come garanzia di qualità e originalitàdei prodotti, affermando che "la complessità del problemarichiede un approccio interministeriale per permettere unamigliore difesa della filiera italiana, come per esempio nelsettore del tabacco".Intervenuti anche Mario Peserico, Presidente INDICAM, AndreaTaborelli, Vice Presidente Tesoriere Tracciabilità e Filiera,Sistema Moda Italia, Raffaele Borriello, Capo Area Legislativo eRelazioni Istituzionali, Coldiretti, Emilio Gatto, DirettoreGenerale della Prevenzione e del Contrasto alle Frodi AlimentariMIPAAF, tutti concordi nell'indicare il peso della tecnologia ela necessità di potenziare la tracciabilità e maggiorecoordinamento nei controlli.Inoltre, come ha spiegato Piergiorgio Marini, Manager, IllicitTrade Prevention, External Affairs, Philip Morris International,"ci sono poi dei settori particolarmente complessi, come quellodelle sigarette, in cui ai problemi di sicurezza pubblica siaggiungono anche gli accresciuti rischi per la salute pubblica".