Economia

Ucraina, l'impatto della guerra nella riforma della PAC

 

Roma, 29 mar. (askanews) - La Riforma della Politica Agricola comune dell'Unione europea, che entrerà in vigore dal 2023, introduce nuove regole sulle risorse da destinare ai temi della sostenibilità ambientale con forte impatto sulla attività agricole, sull'allevamento e sulla sostenibilità stessa del settore. Se ne è parlato durante il convegno "La nuova Pac: quale futuro per l'agroalimentare europeo", organizzato da EuNews a Roma. Con uno sguardo all'impatto che avrà la guerra in Ucraina sulla disponibilità di cibo e delle materie prime."Lo scenario - dice Luigi Scordamaglia, Consigliere delegato Filiera Italia - a in cui sono state scritte le regole della Pac soltanto poche settimane fa è completamente mutato. Oggi c'è una priorità valida su tutte, che è quella della sicurezza alimentare. I capi di Stato e di governo hanno opportunamente richiamato le conseguenze drammatiche che interesseranno i popoli più poveri e le famiglie meno abbienti europee per questa grave carenza di materia prima agricola e per l'esplosione dei prezzi. Per cui una Pac che implementerà una ulteriore riduzione della produzione e lascerà ancora terreni improduttivi, anzi pagherà per tenerli improduttivi, che metterà una serie di vincoli alle culture, è assolutamente antistorica. C'è una sola cosa da fare: una immediata sospensione dell'entrata in vigore della nuova Pac dal primo febbraio 2023, almeno due anni in cui analizzare con attenzione quello che succederà e rimettere mano con uno scenario completamente mutato".Nel processo di transizione verde un ruolo decisivo è svolto dalla sostenibilità degli allevamenti. "Gli allevamenti - afferma Giuseppe Pulina, Presidente Carni Sostenibili - sono sostenibili nella misura in cui producono alimenti per sfamare gli abitanti dell'Europa ma sono anche una parte fondamentale della sua cultura e del paesaggio agrario europeo. La sostenibilità non è solo economica ma anche culturale". "Devo assolutamente tenere conto - conclude - che l'allevamento è centrale nella Politica agricola europea e non posso ottenere una agricoltura sostenibile senza gli animali".