Politica

De Micheli: "I mezzi pubblici non sono luogo di contagio"

 

Milano, 19 ott. (askanews) - Arriva l'11esimo Dpcm mentre i contagi sfiorano quota 12 mila al giorno in Italia e restano nodi ancora aperti per poter guardare con serenità ai prossimi mesi. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non ha nascosto che la situazione è critica, ma ha anche lasciato intendere che la stretta è soft, mentre restano ancora molti punti di domanda su un settore che viene indicato anche dagli specialisti come momento tipico di contagio: bus e metro. Se infatti la scuola è indicata come un luogo "sicuro" dalla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, in molti hanno puntato il dito contro il trasporto pubblico. Ma il dpcm non interviene sul nodo trasporti. Nel merito è entrata la ministra competente Paola De Micheli intervistata a Mezzora in più su Rai3.De Micheli ha confutato il fatto che i contagi avvengano sui mezzi pubblici. "Tutti gli studi internazionali dicono che il contributo che il trasporto dà al contagio è bassissimo. Aerei, navi, bus, treni a lunga e corta percorrenza hanno contribuito con lo 0,1% al contagio". Secondo De Micheli non ci sarà una riduzione del riempimento dei mezzi, ma un maggior controllo sulle banchine delle metropolitane per agevolare i flussi di salita e discesa. De Micheli si è detta comunque disponibile a potenziare il sistema. Secondo la ministra "negli orari di punta non superiamo 70-75% di capienza. All'80% significa su un mezzo pubblico 5 persone per metro quadro. Studi dicono che è sicuro".L'Italia, che fino alla fine di settembre era stata un'eccezione virtuosa in Europa, sta ora affrontando un preoccupante aumento del numero di contagi: venerdì per la prima volta si è superato il limite dei 10.000 nuovi casi giornalieri, mentre la quota delle ultime 24 ore sono stati 11.703, con la Lombardia di nuovo prima per casi, ieri quasi tremila.