Politica

Elly Schlein candidata: "il vero avversario è l'indifferenza"

 

Roma, 12 ago. (askanews) - Già eurodeputata, poi candidata alle regionali in Emilia Romagna dove prese più preferenze di chiunque altro nella storia, così che il presidente Stefano Bonacini l'aveva scelta come vicepresidente. Elly Schlein ha accettato di candidarsi da indipendente nella lista "Italia democratica e progressista" che include il PD, Psi, Demos, Articolo 1, Volt e altri."Fatemi ringraziare Enrico Letta per questa proposta di candidarmi da indipendente nella lista "Italia democratica e progressista" ha detto Schlein. "Io trovo che sia curiosa questa campagna elettorale di Meloni perché è tutta sulle difensive, per spiegare che lei non è come è voluta sembrare in tutti questi anni. Non ho sentito da parte sua nessuna soluzione su come aumentare i salari in questo paese, non ho sentito una parola su cosa pensa del salario minimo o su come contrastare come stanno facendo in Spagna il precariato. E non ho sentito una parola sugli straordinari strumenti di welfare e sulla sanità pubblica da garantire a tutte e tutti e ringrazio Roberto Speranza per il lavoro che ha assicurato nella pandemia" ha detto Schlein verso la fine del suo intervento."Una destra che sbraita contro l'Unione europea perché non farebbe abbastanza sui migranti e non si fa mai vedere ai tavoli negoziali dove si cambiano le norme ingiuste che hanno bloccato centinaia di migliaia di richiedenti asilo in Italia, forse per non dare fastido all'alleato Orban: forti coi deboli e deboli con i forti, come sempre. Ecco, io credo che è un po' tardi per raccontarcela, lo dico a Giorgia Meloni. Se parli di Dio, Patria e Famiglia e lasci la fiamma tricolore nel simbolo, se difendi i manifesti Pro Vita, onestamente non bastano due minuti di videomessaggio per smarcarsi dalle ambiguità. Ecco io ho visto un compitino in tre lingue molto ben confezionato per smarcarsi con la stampa estera, ma non l'ho vista dire una cosa semplice, che non ci saranno fascisti e nostalgici nelle liste che presenteranno: può dirlo o non può dirlo? Avremo un temibile avversario che non sarà sulle schede ed è l'indifferenza di chi non vede più le nostre differenze: parliamo con loro andiamo a bussare strada per strada quartiere per quartiere per convincere e per vincere, perché questa partita è ancora tutta da giocare. Non mi è mai capitato di fare una campagna elettorale che non partisse da un pronostico da ribaltare".