Politica

Sudafrica alle urne, duro test per l'Anc 25 anni dopo l'apartheid

 

Roma, 8 mag. (askanews) - Rabbia per la corruzione, economia vacillante e riforma agraria sono i dossier chiave delle elezioni in Sudafrica, le seste che si svolgono democraticamente dalla fine dell'apartheid 25 anni fa. Un duro esame e una sfida per il Congresso Nazionale Africano (African National Congress, Anc) in cerca di una svolta dopo una lunga stagione segnata da scandali, con il presidente uscente Cyril Ramaphosa in cerca di conferma, proprio nel segno del rinnovamento possibile.Sono quasi 27 milioni gli elettori - il 55 per cento sono donne - che si sono registrati per questa tornata elettorale. Ci sono però almeno sei milioni di giovani, secondo le stime, che non si sono registrati per votare. Sono 48 i partiti che si sono presentati a questo voto, con 220mila membri del personale elettorale coinvolto.Con la disoccupazione al 27 per cento, il tema del lavoro è stato uno dei più gettonati in campagna elettorale, specie tra i giovani.L'Anc, che ha guidato la lotta contro l'apartheid, ha governato il Paese dal 1994: ma il supporto nei suoi confronti si è molto eroso. L'Alleanza Democratica (Da) di centro e i Combattenti per la libertà economica (Eff) rappresentano i suoi principali avversari.