Nostalgici del passato? Ecco le panchine-social network
Sono 5 e sono sparse in tutta Pennabilli, in provincia di Ravenna. Sono piattaforme in rovere per sedersi con schienali che possono ruotare di 360 gradi. Sono le panchine sociali nate dal laboratorio ‘Design urbano sostenibile’ condotto dall’architetto Manolo Benvenuti, in collaborazione con l’associazione culturale Ultimo Punto. Arredi urbani per il comune più a sud dell’Emilia-Romagna realizzati con materiali di scarto. Sono state 6, infatti, le tonnellate di legno recuperate da un’azienda che lavora le travi. Benvenuti, classe ’75, usa esclusivamente materiali naturali o di recupero. In questo caso, li ha utilizzati entrambi. Un’opera di design che diventa un’istallazione artistica. Venti i ragazzi che hanno partecipato per due weekend al laboratorio svolto 24 ore su 24. Tra loro architetti, grafici pubblicitari ma anche camerieri e operatori sociali. “Un gruppo di lavoro – spiega Benvenuti – accumunato solo dal piacere di lavorare insieme e con le mani”.
Ma perché gli schienali sono ruotabili? “In modo da mettersi in circolo e stimolare l’interazione tra le persone”, spiega. Non a caso sono state definite da tutto il gruppo come ‘il vero social network per i nostalgici del passato’. “Durante il workshop – racconta Benvenuti che è originario di Santarcangelo di Romagna – abbiamo passato tutto il tempo insieme. I ragazzi hanno dormito qui a Pennabilli perché l’idea era creare qualcosa per condividere”. Filo conduttore del laboratorio, e dell’idea delle panchine infatti, è stato proprio il piacere di passare del tempo insieme. Con queste panchine sarà possibile leggere un libro o guardarsi e chiacchierare insieme per conoscersi.
Le piattaforme sono già fruibili ai poco più di 3 mila abitanti di Pennabili. Tre sono state piazzate nella parte alta del paese, vicino al roccione panoramico, una nell’ ‘Orto dei frutti dimenticati’, il museo a cielo aperto che raccoglie alberi da frutto appartenenti alla flora spontanea delle campagne appenniniche voluto dal poeta Tonino Guerra e l’ultima, più grande dato che è un tutt’uno anche con un nuovo punto di informazioni (a una estremità della piattaforma è stato realizzato anche un gazebo), è stata collocata nella piazza principale.
“Il mio progetto di recuperare i rifiuti per progetti di architettura e design vuole rendere concreto, attraverso iniziative laboratoriali e artistiche, il concetto d’energia creativa, o meglio trasformativa – scrive Benvenuti sul suo sito manolobenvenuti.wordpress.com, utile anche per avere maggiori informazioni – Sono convinto che per creare strutture architettoniche ci si possa serenamente servire di materiali poveri o anche di soli scarti, attribuendo loro destinazioni d’uso diverse da quelle per cui sono stati concepiti”.
Da Redattore Sociale
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