Cronache
Br e criminalità organizzata, l'intreccio svelato da Caselli e Dalla Chiesa

L’intreccio perverso fra Brigate Rosse e criminalità organizzata nel libro di Giancarlo Caselli e Nando Dalla Chiesa
TEMPO DI LIBRI – 23 APRILE 2017
Il Patto Infame
L’intreccio perverso fra Brigate Rosse e criminalità organizzata (leggi camorra) il 27 aprile 1982 a Benevento armò le mani di coloro che uccisero il giovane assessore al Lavoro della Regione Campania,Raffaele Delcogliano, ed il suo autista ed amico, Aldo Iermano.
Ma se a premere materialmente il grilletto furono le Br chi furono i mandanti di questo assassinio politico “di periferia”? Gian Carlo Caselli e Nando dalla Chiesa ne parleranno domenica 23 aprile, a Tempo di Libri – Milano Rho Fiera, insieme con Luigi Grimaldi, l’autore de Il Patto Infame, edito da Melampo.
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Scorri le prime righe del volume di Luigi Grimaldi e se hai un’età come la mia ricordi ed immagini ti si presentano, nella mente e davanti agli occhi, sovrapposti e disordinati.
Pensi al crollo del sistema tradizionale dei partiti, che si sarebbe compiuto qualche anno dopo i fatti che vengono narrati; leggi Formazione Professionale e subito ti sovviene un settore che, nelle sue commistioni con la politica, non ha sempre dato il meglio di sé, a tutte le latitudini.
La lucidità con cui l’autore, come in un picture in picture, ricostruisce le vicende della storia patria (in stato di perenne allerta sul piano della politica economica, alle prese con l’emergenza nazionale- dichiarata e riconosciuta – del terrorismo che aiutava a far passare in secondo piano quella della criminalità organizzata), affiancandole a quelle dell’area beneventana, fa riaffiorare alla memoria una serie di accadimenti campani che, ad una lettura più approfondita e successiva, avrebbero mostrato intrighi, intrecci e legami ben oltre i confini e le querelle regionali.
Il quadro politico locale che Grimaldi tratteggia con memoria fotografica ha fatto da cornice, nel 1977, al rapimento del figlio del parlamentare socialista Francesco De Martino, Guido; il 27 aprile del 1981 al rapimento chiacchierato dell’esponente democristiano Ciro Cirillo e un anno dopo, proprio il 27 aprile del 1982, all’uccisione dell’assessore Dc al Lavoro della Regione Campania, Raffaele Delcogliano, crivellato insieme con il suo autista ed amico Aldo Iermano.
Perché proprio ora, verrebbe da chiedersi, sollevare il velo – dell’oblio e/o di una ricostruzione parziale – su questa vicenda che anche il calendario contribuì a rendere minore, visto che solo tre giorni dopo, il 30 aprile del 1982, sotto colpi mafiosi sarebbe caduto Pio La Torre, anche lui insieme con il suo autista Rosario Di Salvo.
A quasi 40 anni di distanza Luigi Grimaldi, giornalista, forte di un background di cronaca giudiziaria legata a fatti di cronaca e processi su criminalità e corruzione, rilegge questo episodio potenzialmente derubricato a lotta “di provincia” per trovarvi e fare emergere tracce prima ignorate: scellerati interessi comuni che, all'epoca dei fatti narrati, legarono le Br, la criminalità organizzata e una politica locale priva di scrupoliche ricorreva al lavoro – scarso e agognato - come strumento clientelare, per raccogliere consensi a man bassa. Grazie a quella generosità (inconsapevole?) della mano pubblica i cui strascichi pesano ancora oggi,soprattutto sul futuro delle generazioni più giovani. Delcogliano lavorava per dare speranza a un Meridione in perenne ricerca di riscatto civile e sociale, in una sorta di collegamento ideale con quella Palermo degli onesti sulle cui gambe continuano, ancora oggi, a camminare le idee, fra gli altri, del generale dalla Chiesa, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Il volume Il Patto Infame, edito da Melampo (presente alla manifestazione al pad. 2 stand C 13), sarà presentato a Tempo di Libri – Fiera Milano Rho, domenica 23 aprile 2017 alle ore 10.30 presso laSala Courier del Padiglione 2.
Insieme con l’autore Luigi Grimaldi, che darà voce e passione alla sua tesi, vivacizzeranno il dibattitoGian Carlo Caselli, magistrato che ha conosciuto e combattuto in prima persona il terrorismo, nella sua fase torinese, e la mafia negli anni in cui fu a capo della Procura presso il Tribunale di Palermo, e Nando dalla Chiesa, vittima di mafia e tenace studioso delle diverse e camaleontiche manifestazioni della criminalità organizzata nella nostra società. Fenomeni non più (solo) da commissioni di inchiesta ma da analizzare con metodo e rigore scientifico come dimostra il Dottorato in Studi sulla Criminalità Organizzata da poco avviato presso la Statale di Milano proprio sotto il coordinamento di Nando dalla Chiesa.
Giovanna Guzzetti
