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Cronache
Caso Berlusconi, il giudice Esposito:"Comportamento di Franco inqualificabile"

Caso Berlusconi, il giudice Esposito:"Comportamento di Franco inqualificabile"

Il caso della condanna di Silvio Berlusconi per la vicenda Mediaset non si spegne. Dopo l'audio del giudice Franco che parlava di "Plotone di esecuzione" e le testimonianze dei tre camerieri dell'albergo dove era in vacanza il giudice che dice la condanna Antonio Esposito, che riferivano di di avere sentito Esposito pronunciare frasi offensive all’indirizzo del leader forzista, ecco che in un'intervista a Repubblica è lo stesso giudice chiamato in causa a dire la sua. "La decisione sulla condanna non fu decisa a priori ma fu adottata all’unanimità dopo 8 ore di camera di consiglio in cui vennero esaminati, uno per uno, oltre 90 motivi di ricorso per accertare, come esplicitato in motivazione, la correttezza e la congruità della valutazione di una imponente mole di prove orali e documentali da parte dei giudici di merito. Il processo si svolse in un clima sereno, fu dato ampio spazio al procuratore generale e ancor più alle difese. L’esame degli oltre 90 motivi di ricorso fu scrupolosissimo".

Alle dichiarazioni audio di Franco che parlava di "malafede nei confronti di Berlusconi", Esposito risponde così: "L’affermazione di Franco è radicalmente falsa. Non subii pressioni né da parte della Procura di Milano né da chiunque altro. Se Franco fosse stato in disaccordo con il verdetto avrebbe potuto esplicitarlo nelle forme di legge: in busta chiusa e sigillata. Ma non fu in disaccordo ed anzi redasse, come gli altri componenti, una parte della motivazione poi approvata collegialmente in apposita camera di consiglio, dove la motivazione fu letta parola per parola e fu da tutti sottoscritta, pagina per pagina, proprio perché tutti avevano concorso a formarla. Esiste apposito verbale sottoscritto da tutti. Il comportamento di Franco che va a giustificarsi con il suo imputato che ha concorso a condannare e muove accuse totalmente false agli altri colleghi che non erano assolutamente prevenuti, è inqualificabile ed inquietante. Purtroppo non è più possibile denunciarlo».

Sui tre dipendenti di un albergo di Ischia, sentiti come testimoni dalla difesa di Berlusconi, che accusano il giudice di aver pronunciato frasi offensive nei confronti del Cavaliere, Esposito spiega: "Come ebbi conoscenza di tali dichiarazioni, sporsi querela nei confronti dei tre camerieri chiedendone la punizione per le dichiarazioni rese (che sembravano fotocopie l’una dell’altra) evidenziando la loro palese falsità, inverosimiglianza e strumentalità ad un ben evidente scopo. Ho segnalato anche la significativa circostanza che i tre erano dipendenti di un albergo di proprietà di un politico vicinissimo a Berlusconi". Alla domanda: ce lo vede Berlusconi come senatore a vita? La risposta è secca: "No".

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