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Cronache
Ingroia: "Grasso non è di sinistra: fu cauto su Andreotti, Stato-mafia e..."

Ingroia: Grasso non è sinistra, non è tutto oro quel che luccica

"Non è tutt'oro quel che luccica. Noi siamo molto critici nei confronti del progetto politico che è nato da questa fusione a freddo tra MDP, SI e Possibile e che ha prodotto questa leadership costruita in laboratorio a tavolino. La nostra idea, come Mossa del cavallo e Lista del popolo, è che è finito il tempo dei professionisti della politica che costruiscono i leader in laboratorio. E' il momento in cui, di fronte all'astensionismo che è il primo partito del Paese, bisogna cambiare metodo, bisogna cambiare persone. Con tutto il rispetto del collega Grasso, lui non è una faccia nuova e ci vogliono facce nuove". Lo ha detto a radio Cusano Campus l'ex pm palermitano Antonio Ingroia, a proposito di Liberi e Uguali guidata da Pietro Grasso.

"E' un movimento - ha detto Ingroia- che vuole unire la sinistra e questo è già sbagliato e perdente in partenza. Gli italiani non vogliono più sentire parlare di sinistra e destra. La gente ne ha piene le tasche di sinistra che è sinistra solo apparente. L'assemblea è stata solo apparente, si è fatta solo per applaudire una scelta che era già stata presa a tavolino. Grasso è stato un magistrato di grande esperienza, coraggio, capacità professionali, ma bisogna ricordarsi che è diventato procuratore nazionale antimafia per una legge ad personam di Berlusconi per impedire a Caselli di ricoprire quel ruolo e lo stesso Grasso in un'intervista disse che il governo Berlusconi meritava una menzione speciale per la sua attività antimafia".

"Grasso fu cauto su Andreotti, trattativa Stato mafia e Dell'Utri"

"Pietro Grasso - ha detto ancora- non è di sinistra, non lo è stato nelle sue contiguità con la politica. Anche quando Castelli fu nominato procuratore di Palermo, Grasso era il candidato dell'allora ministro della giustizia Martelli, quindi non aveva una posizione di sinistra sinistra. Poi è stato sostenuto dal governo Berlusconi contro Castelli. Non volle sottoscrivere l'appello della procura di Palermo contro l'assoluzione di Andreotti in primo grado. E' stato molto cauto e prudente su trattativa Stato-mafia e l'inchiesta Dell'Utri, legittimamente, ma possiamo dire che è stato un magistrato cauto".

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ingroiapietro grasso
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