A- A+
Cronache
La Sea-Watch in acque italiane. Salvini: "Ogni mezzo per bloccarli"
Foto: LaPresse
MIGRANTI: MOTOVEDETTA DELLA GDF INTIMA L'ALT MA LA SEA WATCH NON SI FERMA 

La motovedetta della Guardia di Finanza ha raggiunto la nave Sea WATCH in acque territoriali ma, come apprende l'Adnkronos, la nave Ong non si è fermata all'alt intimato dalle Fiamme gialle. La Gdf, coordinata dal Comando aeronavale di Palermo, proseguirà a intimare l'alt.

Salvini: "Senza intervento dell'Ue nessuna identificazione"

"Oggi Bruxelles si e' svegliata. Se vogliono mi chiamano, o chiamano Conte o il nostro ministro degli Esteri, e la vicenda si potrebbe risolvere con 21 migranti mandati ad Amsterdam e altri 21 a Berlino. Ma se non si andrà in questa direzione inizieremo a non identificare i migranti". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, parlando della Sea Watch 3 in una conferenza stampa al Viminale. "Non ci mancano idee e fantasia", ha aggiunto Salvini. 

"CHI NON SI FERMA ALL'ALT VIENE ARRESTATO"

"Se qualcuno stasera non si ferma alla paletta dei carabinieri viene arrestato, mi domando perché non ci sia identico intervento da parte di chi di dovere nei confronti di chi è reiteratamente al di fuori della legge". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini in conferenza stampa al Viminale parlando della Sea Watch. "E' come uno che non si ferma al blocco stradale", ha aggiunto.

Sea Watch: l'Unione europea non si prende responsabilita', ce la assumiamo noi

La nave Sea Watch 3, con a bordo 42 migranti, sta entrando in acque territoriali italiane "in stato di necessità". Lo comunica la stessa l'Ong tedesca. La situazione dei migranti a bordo della Sea Watch e' ora piu' disperata che mai. Pertanto, la capitana della nave e' obbligata a entrare nelle acque territoriale italiano sotto la legge dello stato d'emergenza". E' quanto afferma l'Ong Sea Watch in un comunicato. "Nessuna istituzione europea vuole prendersi la responsabilita' e sostenere la dignita' al confine dell'Europa nel Mediterraneo. Questo e' il motivo per il quale ci siamo assunti la responsabilita' per conto nostro. Entriamo nelle acque italiane dato che non e' rimasta piu' nessuna altra opzione per assicurare la sicurezza dei nostri ospiti, i cui diritti fondamentali sono stati violati per un tempo sufficientemente lungo", ha detto Johannes Bayer, presidente della Sea Watch. "Le garanzie dei diritti umano non deve essere condizionata ad un passaporto o ad alcuna negoziazione Ue: devono essere indivisibili", ha aggiunto.

"Basta entriamo, non è una provocazione ma un necessità"

"Basta, entriamo. Non per provocazione, per necessità, per responsabilità". Così dal profilo twitter, la Sea Watch 3 ha annunciato l'intenzione di entrare nelle acque territoriali italiane. Nel post precedente, si rilanciano le parole della comandante Carola Rackete: "Ho deciso di entrare in porto a Lampedusa. So cosa rischio ma i 42 naufraghi a bordo sono allo stremo. Li porto in salvo” - e continua - "Questa mattina abbiamo comunicato ai naufraghi la decisone della Corte di rigettare il ricorso. Sono disperati. Si sentono abbandonati. Ci hanno detto che la vivono come una negazione, da parte dell’Europa, dei loro diritti umani."

Salvini: "Capitana sbruffoncella che fa politica"

"E' squallido giochino politico, il comandante pagherà tute le responsabilità. Chi sbaglia paga, non solo la sbruffoncella della comandante che fa politica sulla pelle degli immigrati. Capitano avvisato,". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Facebook. "Io ora chiamerà Conte e Moavero, non esiste che Europa se ne fotte", ha aggiunto.

MIGRANTI: CONTE-MOAVERO-SALVINI, 'VERIFICARE OMISSIONI OLANDA SU SEA WATCH'

Prima del Consiglio dei ministri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro degli Interni e vicepremier Matteo Salvini e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi hanno avuto un confronto di aggiornamento sul caso SEA WATCH 3. All'esito del confronto, si apprende da fonti di P. Chigi, dopo aver preso atto della violazione, da parte della nave, "del provvedimento di divieto di ingresso nelle acque territoriali emesso dal ministro degli interni in data 15 giugno scorso, di concerto con il ministro della Difesa e con il ministro delle Infrastrutture, e dopo avere preso atto del passo formale compiuto dall'Ambasciatore italiano all'Aja nei confronti del Governo dei Paesi Bassi, di cui la nave batte bandiera, hanno concordato di proseguire nelle iniziative formali volte a verificare l'eventuale condotta omissiva" del governo olandese.  

Di Maio: "Esseri umani in teatrino anche social governo"

"Siamo diventati ormai il palcoscenico del Mediterraneo". E' una lunga disamina della situazione quella che Luigi Di Maio affida a Facebook sul dossier migranti, a partire dal caso del giorno. "Come mai - domanda il capo politico M5s - la Sea Watch neanche prova più ad avvicinarsi alle coste maltesi o alle coste greche? Semplice, a Malta come in Grecia non fa notizia. Hanno preferito restare 14 giorni a largo delle nostre coste anziché chiedere a La Valletta, Madrid o Atene lo sbarco. I governi di questi tre Paesi sono forze politiche tradizionali europee. Se uno dei popolari europei o dei democratici europei ti nega lo sbarco, i media neanche ne parlano, se lo fa il governo italiano - osserva il vicepresidente M5s del Consiglio - si mette in moto il carosello. La Sea Watch si fa pubblicità e raccoglie più fondi per carburante, viveri e riparazioni, così può ripartire".  "La Corte di Strasburgo gli nega lo sbarco? Meglio, si pubblicizza ancora di più il brand.

Qualcun altro nel governo - è la stoccata che arriva da Di Maio - gli risponde via social? Ottimo, ci saranno in tutto il mondo una serie di finanziatori alla Soros pronti ad incrementare i loro bonifici".    "In mezzo però - ammonisce - ci sono le persone. Gli esseri umani. Che sono comparse inconsapevoli di questo grande teatro che sono diventate le acque territoriali italiane. Persone che sono state illuse di trovare la terra promessa in Europa. Dove ci sono decine di milioni di poveri e l’1% della popolazione che possiede il 40% della ricchezza. Quello stesso 1% che si commuove ogni volta che non facciamo sbarcare migranti in Italia, ma che trucida milioni di europei con le operazioni di finanza speculativa o con le loro banche che strozzano le imprese".

DI MAIO: "SERVONO PIU' RIMPATRI, MA NON GUIDO IO IL VIMINALE"

"In mezzo ci sono le persone. Gli esseri umani. Che sono comparse inconsapevoli di questo grande teatro che sono diventate le acque territoriali italiane. Persone che sono state illuse di trovare la terra promessa in Europa. Dove ci sono decine di milioni di poveri e l'1% della popolazione che possiede il 40% della ricchezza. Quello stesso 1% che si commuove ogni volta che non facciamo sbarcare migranti in Italia, ma che trucida milioni di europei con le operazioni di finanza speculativa o con le loro banche che strozzano le imprese", dice Luigi Di MAIO su facebook a proposito della Sea Watch.

"Io non ho tutte le risposte. Ma se dovremo passare tutta l'estate a litigare con le ONG abbiamo gia' perso. Servono corridoi umanitari legali per chi puo' venire qui. Se entri in Italia lo fai col permesso dei cittadini italiani. Servono piu' rimpatri delle migliaia di irregolari non identificati che abbiamo nel nostro Paese. Servono Agenzie dell'Unione Europea su suolo Africano, serve una alleanza con la Cina per investimenti sostenibili nel continente africano. Il Movimento 5 Stelle non ha ne' il Ministero degli Affari Esteri, ne' quello dell'Interno, ne' quello dell'Unione europea. Le politiche dell'immigrazione vanno fatte soprattutto sul lungo periodo. Altrimenti ci aspetta una estate lunga, con gli stessi problemi di sempre!", aggiunge. 

Sindaco Lampedusa: "Tutto tranquillo"

"A Lampedusa e' tutto tranquillo, l'operazione si sta svolgendo a mare e sull'isola non e' ancora arrivato alcun riverbero. Esattamente per come e' stato in questi giorni perche' la Sea Watch non era visibile visto che era a 15 miglia dalla costa". Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Toto' Martello, commentando l'ingresso in acque italiane della nave della Ong. "Lampedusa e' stupita - ha aggiunto Martello - perche' gli sbarchi continuano ad esserci. Nelle ultime ore sono arrivati 8 tunisini e invece, per questa nave, si sta facendo polemica. Una cosa e' certa, Lampedusa non vuole che si facciano allarmismi. La stagione estiva e' appena iniziata e nessuno vuole che l'immagine dell'isola venga pregiudicata".

Salvini: "L'Olanda se ne fotte. Chiamo Conte e Moavero"

Matteo Salvini torna a chiedere un intervento di Giuseppe Conte perche' coinvolga l'Olanda nella gestione del caso Sea Watch. "Chiamo adesso il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri perche' non esiste che ci siano Paesi che ne se fottono", ha affermato il ministro dell'Interno, in diretta Facebook. Salvini ha denunciato il "comportamento", a suo giudizio, "indegno da parte del governo olandese", nel caso Sea Watch (nave battente bandiera olandese). "E' l'ennesima dimostrazione che l'Unione europea almeno dal punto di vista dell'immigrazione non esiste", ha sostenuto. "Chi sbaglia paga. Lo prometto a voi che credete in un Paese serio che non e' di serie B rispetto a nessuno. Abbiamo gia' dato. Abbiamo gia' accolto. I confini italiani sono sacri, si rispettano le leggi se qualcuno pensa di essere al di sopra della legge ne paghera' le conseguenze fino all'ultimo", ha aggiunto.

"Chi sbaglia paga, useremo ogni mezzo lecito per bloccarli"

"Useremo ogni mezzo lecito e demcoratico per bloccare tutto questo, l'Italia non pul essere appdrood di chi scarica esseri umani. Non darà l'autorizzazione allo sbarco a nessuno". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Facebook. "E' squallido giochino politico, il comandante pagherà tute le responsabilità", ha aggiunto. "Chi sbaglia paga, non solo la sbruffoncella della comandante", spiega Salvini.

"La pazienza è finita, basta. Pretendiamo rispetto"

"Ci sono queste ong (Sea watch, ndr) che decidono cosa fare e non fare, non esiste. La pazienza ha un limite, ho appena parlato con Moavero, non è possibile che il governo olandese se ne freghi. SeaWatch batte bandiera olandese. Ora basta!!!". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Facebook. "Sono stufo, chiederò spiegazioni al governo olandese e quello tedesco. Pretendiamo dignità e rispetto", ha aggiunto.
 

"Non autorizziamo lo sbarco, piuttosto schiero forza pubblica"

"Sentirsi dettar legge da chi se ne frega non ci sto. Se in Europa c'è qualcuno a governare lo dimostri, idem in Olanda. Noi non autorizziamo lo sbarco, piuttosto schiero la forza pubblica". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Facebook.

"Capitana sbruffoncella che fa politica"

"E' squallido giochino politico, il comandante pagherà tute le responsabilità. Chi sbaglia paga, non solo la sbruffoncella della comandante che fa politica sulla pelle degli immigrati. Capitano avvisato,". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Facebook. "Io ora chiamerà Conte e Moavero, non esiste che Europa se ne fotte", ha aggiunto.

Saviano: "Siamo con la comandante non sta violando legge"

Carola Rackete, la comandante della Sea Watch "ha agito secondo i principi costituzionali del nostro Paese. Non sta violando nessuna legge. I porti sono aperti. Ovviamente stiamo con lei, su quella nave ci sono persone stremate che hanno vissuto l'inferno libico". Lo ha detto Roberto Saviano, intervenendo al programma radiofonico 'In viva voce' in onda su Rai Radio 1.

Farnesina, "passi formali verso Paesi Bassi"

"In riferimento al caso Sea Watch 3, la Farnesina conferma che, su indicazione del Ministro degli Esteri Enzo Moavero, sono state date istruzioni all’Ambasciatore d’Italia all’Aja di fare, immediatamente, un passo formale presso il Governo dei Paesi Bassi". Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri italiano.

Save the Children, "politica disumana ha costretto il capitano a decidere"

Dopo 14 giorni di attesa in mare aperto, nonostante i molteplici appelli arrivati da ogni parte per far sbarcare le 42 persone a bordo della Sea Watch, "scelte politiche disumane hanno lasciato la responsabilità di salvare vite interamente al capitano della nave della Ong". E' questa la posizione espressa da Save the Children, mentre la nave della Ong tedesca si sta dirigendo verso il porto di Lampedusa.   "Minori, vittime di tortura e persone che hanno già sofferto violenze e privazioni sono stati costretti a rimanere in mare - dice il comunicato di Save - per la mancanza di volontà di trovare un accordo sul porto di approdo della Sea Watch: la salvaguardia delle vite umane è stata messa in secondo piano, prolungando ingiustamente e in maniera irresponsabile la sofferenza delle persone a bordo". Viene ricordato che nei giorni scorsi, oltre 40 organizzazioni attive per i diritti dei minorenni e di migranti e rifugiati, tra cui Save the Children, hanno chiesto al presidente del Consiglio Conte di intervenire in questa direzione, sottolineando che la Sea Watch non avrebbe potuto ottemperare all’ordine di ricondurre le persone in Libia, porto non sicuro. 

"Ad oggi, in mancanza di una assunzione di responsabilità dei governi, il capitano della Sea Watch ha deciso di sbarcare a Lampedusa i migranti a bordo della nave: a questo punto - continua Save the Children - ci aspettiamo che i minorenni e le persone a bordo, vengano fatte scendere al più presto, dando loro cure e assistenza. Save the Children come sempre è pronta a fare la sua parte garantendo supporto ai minori non accompagnati. Salvare vite umane dovrebbe essere la preoccupazione principale degli Stati membri dell’UE e che per questo motivo lo sbarco in un porto sicuro, tempestivo e prevedibile delle navi di soccorso deve sempre essere consentito".   

Per Save the Children, "garantire che migranti e rifugiati, molti dei quali bambini e adolescenti soli, siano sbarcati in porti sicuri dove possono ricevere una protezione adeguata e sensibile ai minori significa che le navi nel Mediterraneo, siano esse Ong o navi mercantili, non incontrino ostacoli quando soccorrono e sbarcano persone in difficoltà. Cercare di impedire, scoraggiare, ostacolare le operazioni salvavita di Ong e navi commerciali è pericoloso e mette a rischio la vita dei naufraghi, oltre a violare la Costituzione italiana e il diritto internazionale". 

 

Commenti
    Tags:
    sea watchmigrantilampedusa
    Iscriviti al nostro canale WhatsApp





    in evidenza
    Rumore sospetto a L'aria che tira Un peto? Parenzo indiziato

    "Avea del cul fatto trombetta"

    Rumore sospetto a L'aria che tira
    Un peto? Parenzo indiziato

    
    in vetrina
    Affari in rete

    Affari in rete





    motori
    Kia svela la nuova berlina compatta K4 next-generation

    Kia svela la nuova berlina compatta K4 next-generation

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.