Madre e figlia morte intossicate a Campobasso, il professor Bramanti a Storie Italiane: "Con una neurotossina i segnali non sono mai silenti". VIDEO - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 15:48

Madre e figlia morte intossicate a Campobasso, il professor Bramanti a Storie Italiane: "Con una neurotossina i segnali non sono mai silenti". VIDEO

Il professor Dino Bramanti, responsabile della sezione Salute di Affaritaliani, ospite in tv analizza i possibili segnali di neurotossina e spiega cosa si sarebbe dovuto vedere già nelle prime ore

Il caso di Campobasso, con la morte di una madre e della figlia dopo una sospetta intossicazione alimentare, continua a sollevare interrogativi. Cinque persone tra medici e infermieri sono ora indagate per chiarire eventuali responsabilità.

A intervenire a Storie Italiane su Rai 1 è stato il professor Dino Bramanti, neurologo e responsabile della sezione Salute di Affaritaliani, che ha offerto un’analisi tecnica sui segnali clinici che avrebbero potuto indirizzare prima verso una diagnosi più precisa.

«Se si fosse trattato di leptospirosi – spiega Bramanti – alcuni segni più approfonditi si sarebbero dovuti già vedere. Ma non voglio dire che qualcuno sia stato superficiale, faccio un’ipotesi clinica».

Il professore si sofferma poi sull’ipotesi di una possibile neurotossina, come nel caso del botulino: «Quando parliamo di una banale conservazione dei cibi, e quindi di neurotossina botulinica, la sintomatologia non è mai completamente silente. Questa gente comincia a dare segnali e noi neurologi, ma anche i medici di pronto soccorso, iniziamo a vedere segni anomali».

Tra questi segnali, Bramanti cita alcuni campanelli d’allarme inequivocabili: «Per esempio iniziano a calare le palpebre, gli occhi diventano divergenti. Sono indicatori neurologici che dovrebbero far scattare immediatamente l’attenzione».