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Matrimonio di Jeff Bezos, Venezia si ribella: "Non siamo in vendita". Zaia: "Le proteste sono vergognose"
Alcuni attivisti sono contrari all'evento e affermano che la città è già vittima di un turismo incontrollato

Matrimonio di Jeff Bezos, Venezia si ribella al patron di Amazon ma Zaia risponde alle proteste: "È vergognoso attaccare chi promuove la città nel mondo"
Jeff Bezos ha scelto Venezia per la location del suo matrimonio con Lauren Sanchez ma non tutti i cittadini della città lagunare sono felici di ospitare un evento così faraonico.
La Serenissima infatti sarà sostanzialmente blindata dal 24 al 26 giugno in quanto per ospitare i 250 invitati al matrimonio, tra cui vip internazionali come Leonardo Di Caprio, Lady Gaga, Katy Perry, Kim Kardashian e George Clooney, il patron di Amazon ha prenotato tutti gli alberghi extra lusso della città e 30 taxi acquatici per gli spostamenti. La cerimonia infatti dovrebbe svolgersi o sul mega yacht di Bezos da 550 milioni di dollari e sull'isola di San Giorgio.
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I veneziani sono divisi in merito a quello che si rivelerà forse l'evento mondano dell'anno. Da un lato c'è chi aspetta solo di vedere la sfilata di vip tra le calli mentre altri si sono riuniti in un comitato per protestare contro quella che vedono come un'occupazione della propria città al grido di "No Space for Bezos".
“Questo matrimonio sta creando non pochi attriti, soprattutto perché avviene in un momento in cui Venezia. già invasa da un turismo incontrollato, è completamente sfinita” ha detto Giovanni Andrea Martini, consigliere dell'opposizione. Intanto Venezia è stata tappezzata di manifesti contro il matrimonio di Bezos e giovedì alcuni attivisti che sono saliti sul campanile della basilica di San Giorgio per portare uno striscione di protesta sono state identificate dalla polizia e poi denunciate per interruzione di pubblico servizio oltre che per l'occupazione della chiesa.
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Il sindaco di Luigi Brugnaro è invece di tutt'altro avviso: "Con Jeff Bezos bisognerà scusarsi e spero che venga ancora. Intanto iniziamo a dire che rischiamo che non venga". Per il governatore Luca Zaia, invece, le proteste sono "un'assoluta vergogna". "Sentire dire 'no ai vip' e alle grandi celebrities che vengono a Venezia è fare un danno al Veneto, non ai turisti stranieri che invece sono i nostri promoter nel mondo", ha concluso il presidente della Regione Veneto.