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Maturità 2025, sette consigli per sette giorni: i suggerimenti agli studenti del prof-influencer Daniele Michienzi

Da quale tema scegliere fino a come approcciarsi all'orale e alla commissione

di Redazione News

Maturità 2025: i consigli per affrontare l'esame con poche preoccupazioni di Daniele Michienzi, il prof-influencer celebre per la pagina @Loquendum su Instagram

La Maturità 2025 si avvicina (si inizia il 18 giugno con il tema) e centinaia di migliaia si studenti si chiedono come affrontare l'esame di Stato al meglio delle proprie possibilità. L'edizione di Milano del Corriere della Sera lo ha chiesto al prof-influencer Daniele Michienzi, docente al liceo classico Tito Livio e celebre per la pagina @Loquendum si Instagram in cui parla di lingue classiche con un approccio più funzionale ai giovani. Michienzi, che l'hanno scorso a dedicato ai suoi studenti una cover in latino di "Notte prima degli esami", ha quindi pensato a sette consigli per ogni giorno di prova della Maturità 2025.

Il primo suggerimento non poteva che riguardare il tema: "Anche se sembra banale, la grafia deve essere ben leggibile. Sceglierei poi, a meno che non si tratti di un autore totalmente sconosciuto – cosa improbabile - la tipologia A, quella dell’analisi del testo poetico. A prima vista sembra la traccia più difficile ma in realtà, essendo molto strutturata con domande che guidano lo studente nella scrittura, può essere un buon modo per vincere l’horror vacui della pagina bianca".

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A chi invece punta sul tema di attualità il professore consiglia di "leggere i giornali, ascoltare dei podcast informativi. Conoscere la situazione internazionale, che potrebbe essere oggetto di prova. Mostrare, insomma, che si è persone informate su ciò che accade nel mondo. Negli ultimi anni sono usciti temi sulla musica, sui social. L’intelligenza artificiale probabilmente sarà il prossimo". 

Molti studenti sicuramente staranno programmando passare intere giornate, notti comprese, a ripassare. Michienzi in questo caso consiglia di impostare un piano "in maniera strategica e razionale. Inutile ripartire da zero. Un’idea può essere comprare per ogni materia un quaderno nuovo e preparare pennarelli colorati: individuare macro argomenti su cui concentrarsi e fare mappe concettuali piene di disegnini e parole chiave". Fondamentale poi fare delle pause e distrarsi per un po' di tempo in quanto "il nostro cervello continua a lavorare anche dopo che abbiamo finito di studiare e, anzi, pare che sia proprio quello il momento in cui le nozioni assimilate si imprimono con maggiore efficacia".

Per chi ha paura di non riuscire proprio a ricordare un determinato argomento, il professore consiglia di fare come Cicerone usando la tecnica dei loci. Si tratta di "associare a ogni elemento la parte di un edificio o un oggetto che sta al suo interno. In questo modo, per ricordare le varie fasi di un discorso, basterà immaginarsi di percorrere le diverse stanze dell’edificio, nel quale avremo disseminato, nell’ordine giusto, i vari oggetti". 

Per quanto riguarda l'orale, Michienzi consiglia di mantene il contatto visivo con tutta la commissione, in particolare i membri interni che possono restituire allo studente una sensazione di tranquillità e sicurezza. Parlando di abbigliamento, si consiglia di vestire "in maniera semplice e comoda" mentre nella relazione del proprio percorso di "pcto" (ex alternanza scuola-lavoro) si deve puntare sulla sintesi, magari raccontando anche eventuali esperienze negative a dimostrazione di avere un senso critico sviluppato. Quando la commissione poi chiederà le proprie aspirazioni future "meglio prepararsi in anticipo una risposta ragionata e motivata".

L'ultimo consiglio di Michienzi è di "vivere quest’esperienza dandole il giusto peso: l’esame non va né preso sottogamba né, d’altra parte, essere vissuto come una tragedia incombente. Il segreto sta nell’arrivare davanti alla commissione sufficientemente preparati e riposati: l’orale, soprattutto, è un tipo di esame che necessita di lucidità mentale".

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