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Caso Liliana Resinovich, via libera agli "esami irripetibili". Così si arriverà alla verità su omicidio o suicidio
Trasferito in altra sede il tecnico dell'obitorio che ha ammesso di aver rotto (involontariamente) una vertebra di Lilly





Resinovich, il giallo del nuovo esame "top secret" che sarà effettuato sul suo corpo
Nuova svolta sul caso Resinovich, gli inquirenti hanno dato il via libera per effettuare "esami irripetibili", si tratta di analisi dettagliate che dovrebbero chiarire se si sia trattato di omicidio o suicidio. Liliana è stata trovata senza vita in un bosco di Trieste nel gennaio del 2022, ma la donna era scomparsa da casa già quindici giorni prima. In attesa di questo ulteriore esame, è stato ufficializzato il trasferimento in altra sede - riporta Il Piccolo - del tecnico di sala autoptica che ha riferito di aver procurato involontariamente, nel corso dell’autopsia, la frattura della vertebra toracica di Liliana Resinovich.
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Il trasferimento sarebbe stato dettato dalla violazione del regolamento aziendale, che non consente di pubblicare sui social contenuti inerenti al posto di lavoro. In merito ai nuovi "esami irripetibili", si apprende che si tratterà di un supplemento alla consulenza di natura medico legale, genetica e merceologica ma gli inquirenti hanno deciso di non fornire altri dettagli specifici sul tipo di esami che verranno effettuati. Agli accertamenti potranno partecipare i consulenti tecnici di parte: quelli nominati da Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, indagato; quelli del fratello di Liliana, Sergio Resinovich, la nipote Veronica e della cugina Silvia Radin.