Tragedia Mottarone, il giudice esclude pressioni della Leitner: “Nessuna direttiva per fermare gli interventi” - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:42

Tragedia Mottarone, il giudice esclude pressioni della Leitner: “Nessuna direttiva per fermare gli interventi”

È quanto scrive il giudice Gianni Macchione nelle 69 pagine di motivazioni della sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Martin Leitner e di Peter Rabanser

di Salvatore Isola

Tragedia Mottarone, il giudice Macchione esclude pressioni o direttive sulla manuntenzione

Nel caso Mottarone "non esistono prove di pressioni o direttive impartite dalla Leitner per ridurre le fermate della funivia o ritardare la manutenzione". È quanto scrive il giudice Gianni Macchione nelle 69 pagine di motivazioni della sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Martin Leitner, vicepresidente della società altoatesina, e di Peter Rabanser, responsabile del customer service, imputati nel procedimento per la tragedia del 23 maggio 2021, in cui persero la vita 14 persone.

Tragedia Mottarone, pressioni sospette ma nessuna prova contro l’azienda

Per il gup è "evidentemente legittimo il sospetto" che Enrico Perocchio, direttore d’esercizio della funivia e dipendente Leitner, potesse aver agito nell’interesse del proprio datore di lavoro, il gruppo di Vipiteno.

Secondo il giudice, Perocchio avrebbe potuto esercitare pressioni sul caposervizio Gabriele Tadini affinché rinviasse gli interventi di manutenzione necessari e mantenesse l’impianto in funzione anche quando sarebbe stato opportuno fermarlo.

Tuttavia, precisa il gup, "si tratta di un sospetto che non diventa prova". Non esistono infatti elementi, testimonianze o indicazioni che facciano risalire tali pressioni a direttive provenienti dalla Leitner o da suoi responsabili.

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