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Cronache
Whirpool Napoli, l'azienda conferma la chiusura entro il 31 ottobre

Whirpool Napoli, l'azienda conferma la chiusura entro il 31 ottobre

"Lo stabilimento Whirpool di Napoli chiuderà i battenti entro il 31/10". Lo ha confermato l'ad del marchio, Luigi La Morgia, nonostante il tavolo di lavoro al Mise per cercare una soluzione con governo, istituzioni e sindacati. "Dobbiamo discutere il modo di assorbire la maggior parte degli esuberi", dichiara. L'azienda conferma l'obiettivo di 250 milioni di euro di investimenti entro il 2021 e "l'impegno a continuare a investire in Italia" anche se il Covid-19 ha rallentato la produzione portando a un "ritardo di oltre 12 mesi rispetto agli obiettivi del piano industriale". "Sul sito di Napoli - aggiunge La Morgia - abbiamo investito 100 milioni di euro negli ultimi 10 anni, ma purtroppo non ci sono più le condizioni di sostenibilità economica. La proposta del Ministro Provenzano non la possiamo prendere in considerazione". 

La rabbia di Antonio Spera (Ugl): "Azienda inqualificabie, il Governo sia più severo" 

"La conferma da parte di Whirlpool di chiudere il sito produttivo di Napoli, nonostante le importanti incentivazioni messe in campo da Governo e Regione Campania, dimostra solo che la crisi produttiva irreversibile di Napoli lamentata ancora una volta dall'azienda è stata soltanto un pretesto per giustificare questo abbandono. L'atteggiamento della azienda è inqualificabile". Lo dichiara in una nota il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, al termine dell'incontro sul destino del sito partenopeo al quale ha partecipato insieme al coordinatore nazionale Ugl Whirlpool, Francesco Armandi, al segretario provinciale Napoli, Ciro Esposito, e alle rsu. "Dal nostro punto di vista si può prorogare la data della chiusura - aggiunge -, le condizioni per la ripresa ci sono, come indica indirettamente la conferma degli investimenti di lungo periodo (250 milioni tra il 2019 ed il 2021) da parte dello stesso Gruppo previsti nel piano industriale per tutti gli altri siti italiani''. "Ancora più inaccettabile è la chiusura di Napoli se si considerano i circa 50 milioni di euro messi a disposizione tra Governo e Regione, oltre alle nuove misure di defiscalizzazione e ammortizzatori sociali che rendono il sito attrattivo per la produzione. Occorre dare opportunità a nuove aziende purché abbiano obiettivi seri". "Possono essere interessanti le proposte di nuove reindustrializzazioni presentate da Invitalia, con tre aziende dell'automotive, perché non alternative alla chiusura e capaci di assorbire tutti i lavoratori della Whirlpool, ma lascerebbero senza risposte gli oltre 800 lavoratori dell'indotto, per il destino dei quali siamo decisamente preoccupati. Il Governo - conclude Spera - si faccia rispettare e sia più severo rispetto al passato e al presente proprio a fronte del grande impegno che ha deciso di impiegare per il sito di Napoli''. 

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