Un treno per viaggiare nella Magna Grecia
Un treno per viaggiare tra i siti più significativi della Magna Grecia
Di Eduardo Cagnazzi
Un treno per viaggiare tra i siti più significativi della Magna Grecia. C’è nero su bianco, è l’iniziativa dei quattro direttori dei Musei del Mezzogiorno in partnership con le Regioni in una sorta di sinergia pubblico-privata. Un’iniziativa che prende corpo a poco più di un anno dall’insediamento dei nuovi direttori e dalla decisione della gestione autonoma dei musei voluta dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. L’obiettivo è sviluppare la cultura ed il turismo in maniera sinergica in un’area vasta del Paese non ancora toccata dal grande pubblico. Lo dicono i dati del Mibact: in tutto il Sud realizzano le stesse presenze della sola Venezia. Il progetto parte dalla XIX Borsa del Turismo Mediterranea Archeologico di Paestum con la sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra il Ministero per i Beni culturali e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico dell’antica Poseidonia, Carmelo Malacrino (Museo archeologico di Reggio Calabria), Paolo Giulierini (Museo archeologico di Napoli), Eva degl’Innocenti, direttore del Nazionale di Taranto. Il treno della Magna Grecia, un intercity di Trenitalia, nasce sul modello della ferrovia jonica, un percorso lungo la direttrice Napoli-Reggio Calabria con fermata a Paestum e poi sulla tratta regionale calabra-pugliese per l’antica colonia greca di Sibari, Metaponto e Caulonia. Si tratta di mete di significativi siti, musei ed insediamenti della Magna Grecia che d’estate ospitano anche diverse centinaia di migliaia di bagnanti per il turismo balneare. L’area archeologica di Paestum è tra le più importanti del Mezzogiorno con i suoi templi ed il Museo che ospita, tra l’altro, la lastra della Tomba del Tuffatore; Taranto è nota per le sue collezioni greche, romane, apule ma soprattutto per gli ori che conserva; Caulonia raccoglie i resti dell’antica colonia di Kaulon in prossimità della spiaggia; Il viaggio complessivo dovrebbe avere una durata di circa sette ore, si pensa all’emissione di un biglietto integrato valido sia per il viaggio che per l’entrata ai musei. Nelle prossime settimane gli interessati si troveranno di fronte con i vertici di Trenitalia per definire gli ultimi dettagli dell’iniziativa. “Si tratta di un progetto di grande rilevanza non solo per il turismo, ma soprattutto per dare fiato all’occupazione ed allo sviluppo locale. Insomma, iniziative come il treno possono rappresentare il volano per creare benessere e ricchezza economica per tutto il Mezzogiorno”, commenta Ugo Picarelli, ideatore e direttore della Borsa. “L’iniziativa si colloca nella partnership pubblico-privata che punta a sviluppare nuovo interesse per questo segmento. E’ una svolta che va nella direzione indicata dal ministro”, dichiara Corrado Matera, assessore al Turismo della Regione Campania. Nel frattempo, i quattro direttori continueranno nel segno della programmazione voluta dal ministro con iniziative già pronte per attirare visitatori tutto l’anno e sviluppare un turismo di qualità con mostre, incontri ed altri eventi.