Chiusura in netto ribasso per Piazza Affari: appesantito dall'andamento di Wall Street il Ftse Mib, dopo una prima parte di giornata volatile, è peggiorato nettamente nella fase finale di giornata e ha fermato le contrattazioni a -3,42% a quota 19.162 punti. A pesare sugli umori degli investitori le preoccupazioni per l'andamento della pandemia e le stime del Fondo monetario internazionale sull'economia mondiale, nonostante qualche segnale di ripresa nei dati macro. Sono tutti in rosso i titoli del paniere principale di borsa italiana: nei bancari le vendite penalizzano Unicredit (-4,25%) e Mediobanca (-5,72%); male Leonardo e Fca (-4,40%) fra gli industriali. Il calo del greggio affonda i petroliferi (Tenaris -6,19%); chiude in ribasso anche Atlantia (-4,44%) che pure era arrivata a guadagnare oltre il 4% sulle indiscrezioni di un possibile accordo col governo su Autostrade.
Seduta in territorio negativo per Piazza Affari dopo lo scatto di ieri. A Milano il Ftse Mib, schiacciato fra i primi timidi buoni segnali di ripresa dell'economia mondiale e l'andamento della pandemia da Coronavirus, con il ritorno delle zone rosse in Europa, a pochi minuti dall'avvio perde lo 0,3% a 19.782 punti.
Nei vari comparti prevale l'incertezza: fra i bancari sale Intesa Sanpaolo (+0,21%), e' piatta Banco Bpm e scende il resto del comparto; in rosso gli industriali, dove però Fca in controtendenza guadagna lo 0,31% consolidando il balzo di ieri. Tim (-0,95%) paga il taglio del prezzo obiettivo da parte di Ubs; Atlantia (+2,25%) festeggia la 'proroga' delle trattative sul dossier autostrade.
Si muovono contrastate anche le Borse asiatiche, con Tokyo in calo, mentre il Nasdaq ieri ha aggiornato nuovi massimi storici. Ben sotto i massimi di giornata l'S&P500, dopo la diffusione dei numeri dei contagi: la situazione negli Stati Uniti continua a preoccupare con l'appello del governatore del Texas a restare a casa dopo il record di contagi.
D'altro canto, pero', sempre ieri il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin ha detto che l'amministrazione sta "considerando seriamente" un altro pacchetto di stimoli fiscali da approvare a luglio e Trump ha confermato che i dettagli arriveranno nelle prossime due settimane. Sul valutario, il dollaro si conferma debole e l'euro quota 1,1319 sul biglietto verde. In lieve rialzo il petrolio, con il Wti agosto che scambia a 40,4 dollari (+0,07%) mentre il Brent pari scadenza e' a 42,77 dollari (+0,33%).
Seduta in calo per lo spread Btp-Bund sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato. Il differenziale viaggia a 165 punti base dai 167 punti del closing di ieri. Stabile all'1,27% il rendimento.
Commenti