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Economia
Borse, Milano chiude a +0,63%. Ok l'asta dei Bot


Dopo una giornata in sordina le Borse europee rimettono la testa avanti in chiusura, a eccezione di Parigi, con Milano che continua la striscia di rialzi del 2019. L'Ftse Mib chiude in progresso dello 0,63%: da inizio anno ha guadagnato il 5,3% e oggi ha toccato i massimi da inizio dicembre. Il tutto in una seduta a lungo penalizzata dai dati sui prezzi cinesi (che alimentano i timori di un rallentamento dell'economia del colosso asiatico) e dalla scarsa chiarezza sugli esiti concreti dei colloqui Usa-Cina sui dazi. Poi, nelle ultime due ore, il cambio di marcia dei listini, favoriti anche dal netto miglioramento di Wall Street.

A Piazza Affari brillano ancora la Juventus (+4,6%) e St (+1,3%) oltre a tutto il comparto delle utility. Tra quest'ultime spiccano Terna ed Enel, che salgono rispettivamente dell'2,2% e dell'1,6%; fa eccezione A2A, che cede il 3,4% ripiegando dai minimi da maggio 2018 sui rumors di un report negativo di una primaria Sim. Realizzi anche su Amplifon (-2,4%) e sulla moda, a partire da Moncler (-1,6%), dopo che un report di Beremberg ha acceso i riflettori sul settore. Sul mercato valutario, l'euro si conferma sopra 1,15 dollari a 1,152 (stabile da ieri) e 124,67 yen (124,75), mentre il dollaro/yen e' pari a 108,2 (da 108,26). Il Wti vale 52,04 dollari, in calo dello 0,6%.

Intanto, rendimento in calo per i BoT annuali assegnati oggi dal Tesoro. Nel collocamento odierno Via XX Settembre ha emesso 7 miliardi di Buoni a 12 mesi scadenza 14/01/2020 spuntando un rendimento pari a 0,285%, in flessione di 9 centesimi rispetto all'asta del mese precedente. Buona la domanda che si e' attestata a 10,790 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,54. Immediata la reazione dello spread tra Btp e Bund tedeschi che si è ristretto a 265 punti.

Fca paghera' 800 mln dlr per dispute Usa su diesel - Fca paghera' una cifra complessiva di circa 800 milioni di dollari per risolvere le dispute negli Stati Uniti sulle emissioni diesel. Lo riporta Automotive News. Alla sanzione civile da 305 milioni di dollari si aggiungono infatti ali almeno 72,5 milioni che andranno agli stati americani e i 280 milioni di dollari per compensare i titolari delle auto.

Fca conferma che il costo complessivo degli accordi negli Stati Uniti per risolvere i contenziosi in materia di emissioni diesel e' di 800 milioni di dollari. Gli accordi sono stati raggiunti con le ''autorita' federali e statali e in una class action privata su pretese civili, ambientali e relative alla tutela dei consumatori''. Fca - si legge in una nota - ha raggiunto ''accordi con l'Environmental Protection Agenzy, il Dipartimento di Giustizia, la California Air Resources Board, lo stato della California, altri 49 stati americani e la US Customs and Border Protection su pretese civili, ambientali e relative alla tutela dei consumatori concordando di pagare circa 400 milioni di dollari in sanzioni civili per porre fine alle divergenze in materia di emissioni''. ''Fca ha anche transato una class action promossa per conto di consumatori privati. Le somme da corrispondere ai consumatori, il costo stimato per l'estensione di garanzia e dell'attivita' di miglioramento ambientale concordate sono inoltre pari a circa 400 milioni di dollari''.

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