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Economia
Coronavirus, accordo sindacati-Abi: in banca solo su appuntamento

Coronavirus, accordo sindacati-Abi: in banca solo su appuntamento

Accesso della clientela in bancasolo con appuntamento su tutto il territorio nazionale. Garantire la distanza “di sicurezza” pari ad almeno un metro nelle filiali tra il personale e gli utenti, in attesa dell’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale, in particolare di mascherine. Installazione di barriere in plexiglas e impegno ad acquistare, nel più breve tempo possibile, i dispositivi di protezione individuale da distribuire soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori con contatto con il pubblico, a partire dalle zone a maggior rischio di contagio. Questi, in sintesi, riferisce una nota unitaria, i punti principali di un nuovo accordo, dopo quello del 16 marzo, firmato oggi dai sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con l’Abi volto ad assicurare la prevenzione, il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario. Secondo l’intesa di oggi pomeriggio, raggiunta in una riunione in videoconferenza sollecitata dalle organizzazioni sindacali che ieri avevano annunciato la mobilitazione della categoria, il 2 aprile ci sarà un nuovo incontro per verificare l’attuazione dell’accordo e in particolare gli interventi di pulizia e sanificazione all’interno delle aziende.

Nuova riunione il 2 aprile

"Alla luce di quanto contenuto in alcune delle più recenti disposizioni delle Autorità, che prevedono che le banche – nel garantire la continuità dei servizi previsti dai dpcm 11 marzo 2020 e dpcm 22 marzo 2020 - devono utilizzare modalità di lavoro che favoriscano la prenotazione con appuntamenti a favore dell’utenza, in modo da evitare assembramenti, le parti individuano tale modalità di prenotazione con appuntamento quale soluzione da adottare su tutto il territorio nazionale", si legge nel verbale di riunione che l'Agi ha potuto visionare. Quanto ai dispositivi di protezione individuale e in particolar modo alle mascherine, "tenuto conto del perdurare della difficoltà di approvvigionamento e della prioritaria destinazione alle strutture sanitarie impegnate nella lotta contro il coronavirus, le banche si impegnano a porre in essere le necessarie soluzioni organizzative per mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro quale principale misura di contenimento della diffusione del virus nonché l’adozione di ulteriori misure alternative a ridurre il rischio di contagio".   Le banche confermano anche "l’impegno ad acquistare i Dpi (in particolare le mascherine) per assegnare ai dipendenti con contatto con il pubblico, a partire dalle zone a maggior rischio di contagio, ove risultino di più difficile concreta adozione le misure organizzative per mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro nonché di quelle alternative (ad es. plexiglass)". Infine, Abi e sindacati hanno concordato di effettuare una nuova riunione il 2 aprile prossimo "in attuazione di quanto previsto nell’Analisi Congiunta di cui al Protocollo condiviso 16 marzo 2020 al fine di verificarne le modalità attuative tra cui gli interventi di pulizia e sanificazione in azienda".

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