Evasione fiscale alla James Bond. Il Senato Usa contro Credit Suisse
Feroce relazione del Senato Usa contro Credit Suisse. La banca avrebbe aiutato clienti americani ricchi a nascondere miliardi di dollari al fisco. Il rapporto di 175 pagini, redatto dai senatori John McCain e Carl Levin, accusa anche il dipartimento di Giustizia, colpevole di aver fatto troppo poco per ottenre dall'istituto elvetico i nomi dei 22mila evasori Usa.
L'azione di Credit Suisse si è concentrata tra il 2001 e il 2008. Anni nei quali la banca reclutava i clienti statunitensi, incoraggiandoli e aiutandoli ad evadere le tasse. Spesso, si legge nel rapporto, i contatti tra banchieri e clienti avvenivano in occasione di eventi sponsorizzati da Credit Suisse, come alcuni tornei di golf. Un ex cliente racconta di aver ricevuto un estratto bancario segreto, nascosto da un intermediario in una copia di Sports Illustrated.
In alcuni incontri sotto copertura, la banca sarebbe arrivata a fornire carte di credito capaci di attingere ai fondi segreti sfuggiti al fisco Usa. Tra le filiali più attive ci sarebbe quella di Zurigo, che raccoglie circa la metà dei clienti. L'organizzazione era talmente rodata che Credit Suisse offriva addirittura un servizio completo, che consentiva ai ricchi clienti di concludere le operazioni senza neppure lasciare l'aeroporto svizzero. Scene che il senatore Levin ha paragonato a "un ambiente nebbioso e buoio alla James Bond".