Generali, la zampata del Leone nell'Est Ue. Ma il "dossier Russia non esiste"

Se dovessero essere confermate le indiscrezioni del valore oltre i due miliardi, Donnet avrebbe messo mano a tutto il tesoretto di 2,3 miliardi di liquidità in cassa (1,8 già impiegati per la precedente campagna acquisti in Portogallo, Grecia e Italia) disponibili per le acquisizioni, riducendo le possibilità potenziali di un’ulteriore crescita, dopo Ingosstrakh, in Russia.

Quello russo è altro mercato sotto-assicurato, i cui potenziali target erano arrivati in fase informale sul tavolo di Donnet con una prima analisi in comitato investimenti. Fonti vicine ai grandi azionisti definiscono però ad Affaritaliani.it il dossier Russia come “quasi inesistente”.

@andreadeugeni