Statali, controlli sulle assenze all'Inps
Controlli piu' severi in caso di assenza per malattia dei dipendenti pubblici. Lo prevede un emendamento del relatore al ddl delega sulla Pa, che impegna il governo a una "riorganizzazione delle funzioni in materia di accertamento medico-legale sulle assenze dal servizio per malattia" al fine di "garantire l'effettivita' del controllo, con attribuzione della relativa competenza all'Istituto nazionale di previdenza sociale".
I procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti pubblici diventeranno piu' facili. Lo prevede un emendamento alla legge delega di riforma della Pa che rende piu' "facile" e "concreta" la possibilita' di ricorrervi. "I procedimenti disciplinari devono avere una normativa che ne consenta un concreto e rapido esercizio", ha sottolineato il ministro della Pa, Mariana Madia, lasciando la commissione Affari Istituzionali del Senato dove poco fa il relatore della legge delega ha depositato gli emendamenti redatti d'intesa con il governo. Nella riforma "abbiamo messo un criterio di delega che rafforzi la normativa in modo che non ci siano blocchi".
"I numeri fanno capire che i licenziamenti nella pubblica amministrazione sono possibili", ha aggiunto Madia, ricordando che "su 6000 procedimenti disciplinari circa un quarto si e' chiuso con una sanzione grave, dalla sospensione al licenziamento". Il governo dunque "rafforza quello che gia' c'e'". Quanto ai tempi di approvazione della delega, il ministro ha annunciato che la scadenza per la presentazione dei subemedamenti e' stata fissata il 29 gennaio prossimo e che, quindi, dal 30 otrebbero iniziare le votazioni. I decreti attuativi saranno recepiti in un Testo unico sul pubblico impiego "su cui stiamo gia' lavorando", ha detto Madia. "L'indicazione di Renzi e' che i decreti siano pronti in contemporanea con l'approvazione della legge delega".
"Nel pubblico impiego penso che sia giusto e ragionevole prevedere che ci sia sempre il reintegro in caso di licenziamenti disciplinari illegittimi, anche perche' c'e' un rischio di spoil-system, di tipo politico, che nel privato non c'é. L'unico punto vero di differenza con il privato e' questo" ha aggiunto Madia.
Sul Jobs act: "E' evidente che non si applica al pubblico impiego". Quanto all'ipotesi di prevedere nel testo della riforma del mercato del lavoro un'esplicita esclusione degli statali, "valuteremo nella forma che cosa e' meglio fare, anche in base alle osservazioni delle commissioni parlamentari sul jobs act, per noi e' chiaro che e' un provvedimento per il privato"