Meno persone, più intelligenza artificiale: Microsoft taglia migliaia di posti di lavoro - Affaritaliani.it

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Meno persone, più intelligenza artificiale: Microsoft taglia migliaia di posti di lavoro

È la seconda sforbiciata in meno di due anni, dopo quella del 2023 che aveva già mandato a casa 10.000 persone

di redazione economia

Microsoft licenzia oltre 6mila dipendenti per fare spazio all’intelligenza artificiale (e non è la sola)

Non è una crisi, è una dieta. Microsoft ha deciso di snellire la sua forza lavoro con una nuova ondata di licenziamenti che colpirebbe il 3% dei suoi dipendenti globali. Nulla di così drastico in realtà: su una base di circa 228.000 lavoratori, parliamo di quasi 7.000 persone. E riguarderà tutte le divisioni, a tutti i livelli e in ogni angolo del globo, incluso LinkedIn.

È la seconda sforbiciata in meno di due anni, dopo quella del 2023 che aveva già mandato a casa 10.000 persone. Il motivo? Lo stesso per cui molte altre aziende stanno mandando a casa i propri dipendenti: meno umani, più macchine. Dietro i tagli ci sarebbe una strategia precisa: tagliare dove serve per investire dove conta. E oggi, per Microsoft, contano i data center e i modelli di IA generativa. Non a caso, l’azienda ha stanziato qualcosa come 80 miliardi di dollari solo quest’anno per potenziare le proprie infrastrutture digitali.

"Continuiamo ad attuare i cambiamenti organizzativi necessari per posizionare al meglio la società in un mercato dinamico", recita il comunicato ufficiale. Insomma Microsoft vuole essere più veloce, più leggera, più focalizzata. Il taglio tra l'altro arriva in un’ondata tech che sta facendo piazza pulita su più fronti. Meta ha licenziato il 5% dei dipendenti. Salesforce ha mandato a casa mille persone per fare spazio a nuove figure "AI-oriented", e anche Crowdstrike si è mossa nella stessa direzione.

E nel frattempo Microsoft è anche alle prese con una partita delicata: la rinegoziazione del contratto con OpenAI, la creatura da 13 miliardi di dollari (finora) che Redmond ha contribuito a trasformare in gioiellino del settore dell'IA. Il contratto attuale scade nel 2030, ma Microsoft vuole riscriverlo prima anche perché, con OpenAI, si gioca una fetta importante del suo futuro.

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