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Intesa Sanpaolo: record da € 28 mld per l’export agroalimentare italiano nel 2024
Cattozzi (Intesa Sanpaolo): "Accompagniamo ogni giorno oltre 80.000 clienti nella valorizzazione del Made in Italy nel mondo, trasformando la presenza internazionale del Gruppo in una leva strategica"

Intesa Sanpaolo: export agroalimentare italiano a 28 miliardi di euro nel 2024, record storico e 2 miliardi di supporto alle imprese del settore
L’export dei distretti agroalimentari italiani ha raggiunto nel 2024 un nuovo massimo storico, toccando quota 28 miliardi di euro con una crescita del 7,1% rispetto all’anno precedente. Lo rileva il Monitor dei distretti agroalimentari italiani, aggiornato al 31 dicembre 2024 e curato dal Research Department di Intesa Sanpaolo. Il dato riflette una performance in linea con l’intero comparto agro-alimentare nazionale, di cui i distretti rappresentano oltre il 42% in termini di valore esportato.
Il bilancio arriva in un momento cruciale per l’export, a ridosso dell’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump, varati nell’aprile 2025 e poi parzialmente sospesi. Nonostante ciò, le esportazioni italiane hanno continuato a crescere, trainate in particolare dalla filiera dell’olio, con incrementi a doppia cifra soprattutto verso gli Stati Uniti. Altre filiere chiave, come quelle della pasta, del vino e del caffè, hanno registrato performance brillanti, mentre la Germania si conferma primo partner commerciale, seguita da Stati Uniti e Francia.
Intesa Sanpaolo ha sostenuto attivamente il comparto erogando nel 2024 ben 2 miliardi di euro a medio e lungo termine, operando attraverso la Direzione Agribusiness, che fa capo alla Banca dei Territori. L’istituto presidia oggi 172 filiere agroalimentari con un totale di oltre 8.200 fornitori strategici coinvolti, per un giro d’affari aggregato di oltre 22 miliardi di euro.
Massimiliano Cattozzi, responsabile della Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Il nuovo record dell’export dei distretti agroalimentari italiani conferma la forza competitiva delle nostre filiere e la crescente domanda internazionale di prodotti di qualità, identitari e sostenibili. La Banca dei Territori, attraverso la Direzione Agribusiness, è al fianco delle imprese in questo percorso di crescita, accompagnandole con soluzioni concrete per affrontare le sfide di un contesto globale in rapida evoluzione: nuovi mercati, transizione green, digitalizzazione e ricambio generazionale. Grazie alla sinergia con partner e istituzioni, alla nostra rete capillare e a un programma dedicato allo sviluppo delle filiere, accompagniamo ogni giorno oltre 80.000 clienti nella valorizzazione del Made in Italy nel mondo, trasformando la presenza internazionale del Gruppo in una leva strategica per la competitività del Paese”.
La banca, leader nel settore Agribusiness, mette a disposizione 250 punti operativi e 95 filiali, con circa 1.100 specialisti sul territorio. L’impegno complessivo dimostra come il sostegno al comparto agroalimentare non sia solo una scelta economica, ma anche strategica per lo sviluppo dell’intero Paese.