Economia
Pnrr, la Commissione Ue dà il via libera a tranche da 21 mld per l'Italia

Il presidente del Ppe: "Forza Italia argine contro le derive estremiste di Fratelli d'Italia". Von der Leyen: "L'Italia continui col suo slancio riformatore"
La Commissione Ue pronta a dare via libera a 21 miliardi del Pnrr
La Commissione europea è pronta a dare il via libera alla seconda rata di finanziamenti per l'Italia da 21 miliardi di euro dal Recovery fund. Da Bruxelles sta per arrivare la valutazione preliminare positiva della richiesta avanzata da Roma a fine giugno, che certifica il raggiungimento dei 45 obiettivi previsti nel Pnrr per il primo semestre del 2022. E' quanto fanno sapere fonti di Palazzo Chigi.
La Commissione europea valuta attentamente la capacità del Governo e delle Amministrazioni centrali e locali di rispettare gli impegni presi sia in termini quantitativi (obiettivi) sia qualitativi (traguardi), evidenziando i passi significativi compiuti nell’attuazione del Pnrr, spiegano le stese fonti. In particolare, entro il 30 giugno 2022 sono state realizzate importanti riforme come quella che introduce la nuova sanità territoriale, il completamento della riforma della pubblica amministrazione, le norme in materia di appalti pubblici e le riforme per il sistema dell’istruzione.
Tra gli investimenti, sono stati assegnati i fondi per le riqualificazioni e valorizzazione dei territori, per il rilancio dei borghi e del patrimonio culturale tra cui parchi e giardini storici, per il miglioramento dell'efficienza energetica di cinema, teatri e musei. Altre risorse hanno supportato nuovi progetti di connessione digitale e nel campo della ricerca, per la strategia nazionale dell’economia circolare e per il programma nazionale per la gestione dei rifiuti, oltre a segnare passi avanti per la creazione di una filiera di produzione dell’idrogeno.
Dopo l’ufficializzazione della valutazione positiva preliminare da parte della Commissione europea, per l’esborso della seconda rata serviranno circa due mesi. E’ infatti necessario il via libera finale del Comitato economico e finanziario - il braccio tecnico del Consiglio dei ministri Ue delle Finanze (Ecofin) -, passaggio che richiede un massimo di quattro settimane. Entro circa un altro mese dal parere tecnico, Bruxelles erogherà all’Italia la rata di 21 miliardi di euro. Intanto, il Governo è al lavoro sui 55 traguardi e obiettivi da conseguire entro fine anno e che daranno diritto a richiedere a Bruxelles la terza rata di finanziamenti, pari a ulteriori 19 miliardi di euro.
L’azione del Governo punta a realizzare in anticipo numerosi obiettivi, già a settembre e poi in ottobre, rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2022. Si tratta di circa il 50% degli interventi, sui quali la Commissione europea eserciterà la sua valutazione. Tra le misure già realizzate ci sono la riforma delle commissioni tributarie, quella degli istituti tecnici e professionali, mentre si sta completando quella volta a garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati; inoltre sono stati approvati i piani di investimento per la rigenerazione urbana nelle città metropolitane, gli interventi per la bonifica dei siti orfani, l’istituzione del fondo per l’housing universitario, l’istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e nuove risorse per la transizione digitale dei Comuni.
Il monito di Weber: "I fondi del Pnrr arriveranno solo compiendo le riforme Draghi"
Critiche in Germania contro il presidente del Partito popolare europeo, Manfred Weber, per aver fatto campagna elettorale per Forza Italia contribuendo così - secondo i detrattori - ad aver portato un governo di estrema destra alla guida del Paese. La tesi difensiva di Weber è quella portata avanti da diverse settimane, almeno da quando si recò in Italia per portare il suo sostegno alla coalizione. L'eurodeputato tedesco, presidente del Gruppo del Ppe, è convinto che "grazie al coinvolgimento di Forza Italia nell'alleanza di Meloni, la nuova coalizione di governo in Italia ha chiare priorità europeiste e la volontà di approfondire le relazioni con Bruxelles e rafforzare l'Europa".
In ogni caso ha precisato che in Germania sarebbe il primo a "fornire i mattoni per il muro contro l'estrema destra" ma "l'Italia è l'Italia". L'atto di fede di Weber - lui stesso l'ha definito così - si basa sulla convinzione che i forti venti contrari economici e una recessione in vista di questo inverno, costringeranno Roma a "governare dal centro". Inoltre, "Meloni sa che potrà ottenere i fondi del Recovery solo se saranno attuate le riforme in cui si è impegnato Draghi". Ma al suo partito ciò non basta. "Il Ppe non ha come compito quello di portare i nazionalisti di destra e dell'estrema destra al governo", ha tuonato il leader della Csu Markus Soder dopo una riunione dei dirigenti della Csu.
"Abbiamo sempre messo in chiaro che innalzeremo un muro contro i gruppi neofascisti di destra estrema, ed è l'opinione schiacciante della Csu", ha chiarito al termine di un incontro che - secondo i media tedeschi - non è stato facile per Weber. Il capogruppo Alexander Dobrindt gli avrebbe chiesto di "escludere le collaborazioni con i post-fascisti", secondo quanto riferito dai partecipanti alla Suddeutsche Zeitung. "Il centrodestra non dovrebbe mai sostenere "coloro che tengono le staffe dei nazionalisti di destra in Europa", ha dichiarato poi Dobrindt in televisione.
Pnrr, Von der Leyen: "L'Italia continui col suo slancio riformatore"
Dopo il via libera di Bruxelles alla seconda rata da 21 miliardi del Pnrr, anche la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha speso parole positive per il nostro Paese.
"La Commissione ritiene che l'Italia abbia compiuto adeguati progressi, nell'attuazione del suo piano nazionale di ripresa e resilienza, per ricevere un secondo pagamento da Next Generation Eu. Una volta che gli Stati membri avranno dato il via libera, l'Italia riceverà 21 miliardi di euro", ha dichiarato von der Leyen.
"L'Italia continua a dar prova di un considerevole slancio riformatore in settori strategici fondamentali, quali l'impiego pubblico e gli appalti pubblici. Porgiamo dunque le nostre congratulazioni all'Italia, augurandoci che prosegua per questa strada. La Commissione l'accompagnerà in questo percorso di ripresa", ha aggiunto.
Pnrr, Gentiloni: "Ora è fondamentale che il prossimo Governo onori gli impegni"
A commentare il primo via libera della Commissione alla seconda rata del Pnrr italiano è stato oggi anche Paolo Gentiloni, commissario Ue per l'Economia. "Il prossimo governo avrà la responsabilità di cogliere l'opportunità unica che rappresenta il Pnrr per l'Italia. Oggi compiamo un ulteriore passo importante nell'attuazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza dell'Italia. Il positivo completamento di questi 45 obiettivi intermedi e finali darà il via, una volta completate le procedure necessarie, a un'ulteriore erogazione di 21 miliardi di euro".
"NextGenerationEU", ha rilevato il commissario ed ex premier italiano, "è lo strumento comune più efficace di cui disponiamo. Per l'Italia rappresenta un'opportunità unica per costruire un'economia più competitiva e sostenibile e una società più equa". "Spetterà al prossimo governo italiano, ha sottolineato Gentiloni, fare ogni sforzo per cogliere questa opportunità. È fondamentale onorare gli impegni rimanenti del Pnrr per realizzare il cambiamento strutturale necessario a indirizzare l'economia italiana su un percorso di crescita forte e durevole"
Pnrr, Dombrovskis: "Bene il costante impegno dell'Italia per le riforme"
Infine, parole positive sono arrivate anche Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea. "Accogliamo con favore il costante impegno dell'Italia destinato a riformare il contesto imprenditoriale, in particolare il settore dell'impiego pubblico, il sistema degli appalti e l'amministrazione fiscale. Gli investimenti previsti dal piano stanno già contribuendo ad aumentare la disponibilità e la qualità delle abitazioni, a riqualificare le aree urbane svantaggiate e a migliorare i servizi sanitari", ha detto.
"L'Italia sta attuando ulteriori misure di inverdimento, migliorando l'efficienza dell'utilizzo dell'acqua e dell'energia, e promuovendo lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell'idrogeno verde", ha aggiunto Dombrovskis.
"L'Italia sta inoltre riducendo il suo divario digitale, investendo nelle reti nazionali a banda larga ultraveloce e nelle reti 5G, nonche' promuovendo la tecnologia digitale nelle scuole e negli ospedali. Una volta che la valutazione della Commissione sara' riesaminata e approvata dagli Stati membri, l'Italia dovrebbe ricevere 21 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti, destinati a contribuire a rendere la sua economia più inclusiva e resiliente per gli anni a venire", ha concluso.