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Economia
Tim, utile in crescita nel primo semestre a 678 milioni

I risultati semestrali di Tim

Il primo semestre del 2020 di Tim regge l'urto del Coronavirus. Il gruppo riesce a mantenersi in utile, registrando un risultato di 678 milioni di euro, in aumento del 23% su base annua. Sul tavolo del cda anche l'offerta vincolante per la rete secondaria da parte del fondo Kkr. Secondo quanto si apprende il Governo non avrebbe fermato il progetto della rete unica, anzi. L'esecutivo avrebbe espresso un forte interesse per promuovere una rete nazionale integrata a banda ultra larga per realizzare una infrastruttura strategica del Paese. Il board di Tim, "preso atto con favore dei contenuti del progetto di separazione della rete secondaria" e "della partnership con Kkr" e "Fastweb", oltre che avendo accolto "con grande favore l'accelerazione del progetto di rete unica" rimanda al 31 agosto ogni decisione definitiva.

Intanto il cda ha dato mandato all'amministratore delegato Luigi Gubitosi di "interloquire con l'autorità di Governo" sul progetto della rete unica.Immediata la risposta dall'esecutivo, che fa sapere che la disponibilità mostrata da Tim "va nella direzione auspicata e consente di proseguire sin dalle prossime ore e con il massimo impegno le interlocuzioni in corso con gli attori interessati".L'offerta presentata dal fondo Kkr è pari a 1,8 miliardi di euro per l'acquisto - da parte di Kkr Infrastructure - del 37,5% di FiberCop sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi di euro (equity value 4,7 miliardi di euro). Fastweb avrebbe il 4,5% del capitale di FiberCop a fronte del conferimento del 20% attualmente detenuto in Flash Fiber.

A valle di questo passaggio Tim sarebbe pronta a iniziare una negoziazione per la creazione della rete unica. "Se questa avesse un esito positivo, il progetto con Kkr verrebbe rivisto per includere il nuovo perimetro. In caso contrario, Tim procederebbe con il piano discusso con Kkr", indicano gli esperti di Equita Sim, confermando la raccomandazione d'acquisto su Tim.Proprio riguardo al progetto della rete unica, il Governo riconosce l'importanza del progetto Tim e della partecipazione da esso prevista di investitori internazionali altamente qualificati, e si è reso disponibile a contribuire a valorizzarlo, collocandolo nella cornice di un più ampio contesto strategico, che prevede il coinvolgimento anche di altri attori istituzionali e di mercato interessati.

Rumors parlavano del possibile ingresso di Cdp nella rete secondaria di Tim, già in discussioni con Kkr per un ingresso nella newco sulla rete secondaria. Il Mef starebbe spingendo per un accordo in tempi brevi. Il cda di Tim fa sapere di aver visto "con grande favore l'accelerazione del progetto di rete unica e parteciperà con entusiasmo ai lavori che il Governo intende far partire nelle prossime ore; in tal senso ha dato mandato all'amministratore delegato ad interloquire con l'autorità di Governo".

Il consiglio di amministrazione di Tim è stato riconvocato "il 31 agosto per deliberare in modo conclusivo sul Progetto FiberCop".Guardando ai risultati finanziari, Tim ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 678 milioni di euro, in crescita del 23% su base annua. L'Ebitda organico è pari a 3,5 miliardi di euro, in calo del 6,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'indebitamento finanziario netto after lease ammonta a 21,1 miliardi e nel semestre l'indebitamento finanziario netto registra una diminuzione di 1,697 miliardi, 2,4 miliardi su base annua. L'Equity free cash flow si attesta a 978 milioni di euro.

Gubitosi: "Aperti a tutti i concorrenti per dare loro il benvenuto"

“Ci farà piacere sedere a questo tavolo. Non possiamo dare garanzia che ci sarà il deal perchè la transazione deve essere soddisfacente e vantaggiosa per noi”. Queste le parole di Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Tim, durante la conference call con gli analisti in riferimento all’invito del governo ad allargare l’eventuale accordo con Kkr per una rete unica nazionale.

“Noi abbiamo un piano che è FiberCop e facciamo in modo che possa essere integrato in una rete unica da adesso al 31 agosto a condizione che termini e condizioni siano in linea con le nostre. Non parliamo di coinvestimento ma di un’unica azienda”, ha aggiunto il numero uno del gruppo.

“Siamo aperti - ha proseguito l'AD - a tutti i concorrenti e pronti a dare loro il benvenuto: questo rende più semplice qualsiasi potenziale accordo con Open Fiber. Le cose stanno andando avanti”.

Obiettivo del colosso delle telecomunicazioni è quello di "creare una rete unica che dia garanzia che di fatto l’azienda è aperta e che tutti gli operatori possono collaborare con noi”.

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