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Economia
Unipol Banca, Cimbri accelera su vendita. Operazione indigesta per Bper

di Luca Spoldi
e Andrea Deugeni

Il gruppo Bper "è uno dei possibili destinatari" di Unipol Banca, la controllata del gruppo da tempo destinata ad essere ceduta. Carlo Cimbri, amministratore delegato Unipol, ha commentato così le indiscrezioni  su un'imminente nomina di un advisor da parte di Unipol per l'operazione di vendita della controllata attiva nel credito.

Il Ceo del colosso assicurativo ha ricordato che non c'è alcuna fretta per la vendita della banca, quello che serve è "che ci sia un incastro con la strategia di un altro gruppo bancario", ossia un piano industriale di un terzo soggetto disponibile ad acquistare l'istituto recentemente ripulito degli Npl. "A me interessa che la banca sia profittevole in quanto tale per il nostro gruppo, se poi diventa anche piu' appetibile meglio", ha aggiunto. 

Negli ultimi giorni, nel parterre di Piazza Affari, sono riafforate le ipotesi, avanzate già mesi or sono ma finora mai concretizzatesi, della possibile acquisizione di Unipol Banca da parte dell’istituto guidato da Alessandro Vandelli che avrebbe già dato mandato a Citigroup di lavorare all’operazione, in vista di una sua finalizzazione entro la prima metà del prossimo anno.

Alessandro Vandelli ad Gruppo Bper video
Il Ceo di Bper Alessandro Vandelli

La compagnia guidata da Carlo Cimbri, già azionista al 15% della banca (il 9,8% tramite la controllata Unipol Sai, un ulteriore 5,2% direttamente) dovrebbe a sua volta selezionare un proprio advisor nelle prossime settimane e comunque entro fine anno.

Secondo i trader di Piazza Affari il deal sarebbe un’operazione positiva, ma “certamente più conveniente per Unipol”. Perché? Il ragionamento di un operatore al riguardo è semplice: visto che se ne parla da tempo e fino ad ora non è mai successo nulla, “guardando la performance di Bper Banca sembrerebbe un’operazione poco gradita dal mercato”.

Bper
 

Più possibilista Equita Sim, secondo cui la cessione di Unipol Banca a Bper “sarebbe positiva perché permetterebbe a Unipol di concentrarsi sul business assicurativo, disimpegnandosi dalla gestione diretta di Unipol Banca”. In più “Unipol rimarrebbe azionista di riferimento di Bper con cui potrebbero essere studiate nuove forme di collaborazione sul fronte bancassurance”. Tradotto: visto che Unipol Banca ha finito con l’andare incontro a più sofferenze del previsto Cimbri ha deciso di fare pulizia per poi cedere la controllata e tornare a concentrarsi sul “core business”.

Le sofferenze su crediti in effetti nell’ambito della ristrutturazione portata a termine lo scorso anno sono state quasi totalmente trasferite (2,94 miliardi nominali di sofferenze lorde, pari a 587 milioni di sofferenze nette) alla “bad bank” interna, UnipolRec. Altri 30 milioni di valor nominale erano poi stati ceduti alla svedese Hoist Finance, specializzata nella gestione dei crediti deteriorati, così da far calare il rapporto crediti deteriorati/crediti totali sotto il 10,7%.

unipol gruppo APE
 

Mondata dei suoi peccati, Unipol Banca potrebbe essere una buona occasione per Bper Banca che allargherebbe la propria rete commerciale rafforzando ulteriormente l’alleanza industriale col gruppo guidato da Cimbri, che potrebbe ricevere in cambio contanti piuttosto che ulteriori azioni pur essendo già stato autorizzato a salire sino al 20% da Banca d’Italia, cui sembra di capire l’aggregazione di Unipol Banca in un altro soggetto bancario non dispiace affatto.

Da parte sua Vandelli, al momento concentrato ancora sul processo di de-risking della banca da completare in questi mesi, non è peraltro intenzionato a fermarsi alla sola Unipol Banca (destinata ad assere incorporata in Bper Banca): da una parte è già stata preparata un’offerta congiunta con Banca popolare di Sondrio per il 40% di Arca Holding (cui fa capo Arca Fondi Sgr), finita nella liquidazione delle ex popolari venete BpVi e Veneto Banca, di cui Bper è già socia al 32,7% e Sondrio al 21,3%). Anche in questo caso il deal dovrebbe andare in porto nella prima metà del 2019.

Più in là, Vandelli dovrebbe infine acquistare le “minorities” (49%) del Banco di Sardegna, di cui Bper è già socia al 51%, dall’omonima fondazione, con cui sono in corso le trattative che potrebbero portare ad uno “swap” che consenta all’ente sardo di rilevare azioni di Bper Banca in cambio dei titoli Banco di Sardegna ceduti.

Quello che però sospettano da tempo alcuni analisti come quelli di Kepler Cheuvreux è che l’attivismo di Vandelli serva principalmente a portare acqua al progetto di Cimbri di dar vita a un conglomerato finanziario da 160 miliardi di euro di asset e 750 milioni di utile a fine 2019 che consenta una diversificazione a 360 gradi dalle attività assicurative a quelle bancarie e di risparmio gestito, sull’esempio di quanto ha fatto finora Intesa Sanpaolo.

Questo potrebbe giustificare gli ingenti investimenti fatti finora da Unipol per ristrutturare il suo comparto creditizio (824 milioni di oneri “one off” sul bilancio 2017), anche se rischia di far nascere “forti vincoli di capitale”, sempre secondo Kerpler Cheuvreux. Se il gioco varrà davvero la candela e se converrà tanto agli azionisti di Bper Banca quanto a quelli di Unipol lo si capirà tra qualche mese, quando si arriverà alla definizione puntuale delle valutazioni di Banca Unipol oltre che di Arca Holding, per il momento la prudenza resta d’obbligo tra gli investitori.

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