Spettacoli
Casalino a Quarta Repubblica: Accanimento su di me, sono dipinto come il male

Down, omosessualità e attacchi ai giornalisti: l'intervista esclusiva di Nicola Porro al portavoce del Premier Conte
Nel corso della puntata di “Quarta Repubblica”, in onda questa sera in prime time su Retequattro, il Portavoce del presidente del ConsiglioRocco Casalino, ai microfoni della trasmissione, ha commentato così le parole del video-scandalo uscito la scorsa settimana dove lo stesso Casalino rivolgeva parole molto dure contro down, anziani e non solo: «Era una provocazione, era un personaggio che interpretavo, dicevo cose sopra le righe. A rivedermi mi rendo conto che sono parole inaccettabili. Ovviamente chiedo scusa perché quelle parole non rappresentavano e ancor di più oggi non rappresentano minimamente il mio pensiero».
Riguardo al fatto che non sia la prima volta che alcune sue esternazioni fanno discutere, come era avvenuto per gli audio contro i tecnici del Mef, ha risposto: «È proprio una linea politica quella, io la riportavo. Chiaramente il linguaggio non era appropriato, ma era un audio che inviavo a un giornalista con cui avevo una confidenza ormai da diversi anni».
Quando gli viene chiesto come avrebbero reagito, però se questa situazione fosse capitata al portavoce di Renzi o di Berlusconi, Casalino ha detto: «Beh, onestamente, un portavoce di Renzi che critica il sistema la vedo un po’ difficile, però no, ci saremmo un po’ sorpresi. Avremmo detto: “Ma cosa è successo?”». E ha aggiunto: «Io credo che nei miei riguardi si è avuto un comportamento particolare, credo che ci sia quasi un accanimento perché ogni settimana esce qualcosa. Vengo dipinto come il male, non credo che a nessun portavoce sia mai stata dedicata tutta questa attenzione e questo fango».
Nello specifico, quando gli si chiede come avrebbe reagito vedendo un video, ad esempio, del Portavoce di Berlusconi che diceva che i down gli facevano schifo come i ragni, Casalino ha risposto: «Ripeto, qui si tratta di un caso, di una simulazione e va quindi compreso il fatto che si trattava appunto di una simulazione». Sul fatto se si sarebbero accaniti come parte politica, ha aggiunto: «Questo onestamente non te lo so dire. Noi abbiamo attaccato, ma sempre su un piano politico, o di legalità, ma difficilmente siamo entrati su cose che rientrano più su una sfera privata».
Riguardo alle dure parole rivolte dal Movimento 5 Stelle – e in particolare da Di Maio e da Di Battista - nei confronti dei giornalisti, ha detto: «Io più che porre l’attenzione sul linguaggio, porrei l’attenzione sulla critica che fanno. C’è quasi una sorta di propaganda partitica da parte di alcuni giornali ed è giusto che Di Maio come capo politico e Di Battista come libero cittadino lo possano denunciare. Con un linguaggio forte». Quando gli si fa presente che si tratta di un Ministro della Repubblica, infine, Casalino ha commentato così: «A me scandalizza molto di più quello che si denuncia, non il linguaggio».