Israele, Cacciari: "Netanyahu pazzo-terrorista, aspettiamo che cada. L'Iran perderebbe la guerra. Gli Usa? Trump non è Biden..." - Affaritaliani.it

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Israele, Cacciari: "Netanyahu pazzo-terrorista, aspettiamo che cada. L'Iran perderebbe la guerra. Gli Usa? Trump non è Biden..."

L'analisi dopo l'attacco contro il regime di Teheran. Intervista

Di Alberto Maggi

"Striscia di Gaza? Tecnicamente non è un genocidio ma una guerra portata avanti con tecniche terroristiche"


"Mi pare che Trump stia cercando di gettare acqua sul fuoco dicendo che gli Stati Uniti non sono coinvolti. Bisognerà vedere quale sarà la risposta dell'Iran e se sarà fasulla come l'altra volta". Con queste parole Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, filosofo e noto volto televisivo che commenta fatti nazionali e internazionali, risponde alla domanda di Affaritaliani.it se siamo vicino alla Terza Guerra Mondiale dopo l'attacco di Israele contro l'Iran.

"Teheran può decidere di resistere a questo pazzo di Netanyahu in attesa che crolli il suo governo, visto che prima o poi si andrà a votare in Israele no? Certo che la situazione rischia di precipitare. Finora la risposta iraniana è stata limitata (lancio di droni tutti intercettati, ndr) e se Teheran ha un minimo di telefono senza filo con la Casa Bianca si saranno accordati per una replica modesta che non porti all'escalation. Ma l'altra volta, con l'Iran che aveva avvisato su quanti razzi aveva intenzione di lanciare e dove, il presidente Usa era Biden e oggi è Trump quindi è imprevedibile. Aspettiamo e prima o poi, si spera in Israele si andrà a votare".

Netanyahu si può definire un criminale di guerra? "A me le definizioni e i nomi piacciono poco. Netanyahu sta conducendo una guerra con criteri terroristici dal punto di vista tecnico ovvero con l'intenzione di terrorizzare il nemico colpendo le popolazioni civili più ancora che l'esercito. Bombarda l'avversario colpendo i civili e impedisce gli aiuti umanitari e parlo ovviamente della Striscia di Gaza. Poi ognuno definisca questo comportamento come meglio crede".

Come andrà a finire? Cacciari spiega: "Fino a quando gli Usa diranno a ragion veduta che con questo attacco israeliano non hanno niente a che fare l'Iran non può che subire perché perderebbe una guerra su larga scala. E' evidente che Netanyahu ha l'obiettivo dell'ampliamento del conflitto. E' chiaro quale sia la sua strategia: o gli permettono di risolvere il problema palestinese attraverso l'eliminazione del problema stesso o lui è disposto anche a rischiare la vita allargando il conflitto. Non si può tollerare oltre l'esistenza di una questione palestinese. Coloro che in Italia e nel mondo appoggiano la causa palestinese devono da oggi stare zitti altrimenti vengono attaccati e si rischia la Terza Guerra Mondiale", sottolinea l'ex primo cittadino di Venezia.

Ma molti Paesi arabi come la Giordania hanno di nuovo aiutato Netanyahu nella neutralizzazione dei droni iraniani… "I palestinesi hanno una storia analoga a quella degli ebrei nel mondo. Noi europei abbiamo in passato appoggiato di più i palestinesi di quanto non lo abbiano fatto gli Stati arabi. Arafat era maggiormente sostenuto dall'Europa che da Paesi come la Giordania, il Libano o l'Egitto. Anche le sinistre e persino Andreotti lo capivano".

Possiamo parlare di genocidio nella Striscia di Gaza? "E' un termine tecnico genocidio, quella di Netanyahu è una guerra terroristica. Il genocidio avviene quando si cerca l'eliminazione di un popolo come hanno fatto i turchi con gli armeni o Hitler con chi professava la religione ebraica. In questo caso il primo ministro israeliano non vuole distruggere i palestinese ma impedirgli di costruire un loro Stato. Netanyahu non vuole ucciderli tutti ma cacciarli e se non se ne vanno li bombarda. Tecnicamente non è un genocidio ma una guerra portata avanti con tecniche terroristiche", conclude Cacciari.

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