Gli Stati Uniti, dopo due mesi di pandemia da Coronavirus, stanno ancora perdendo posti di lavoro. Un ritmo allarmante che in otto settimane ha portato a 39 milioni i disoccupati ufficiali e ad un numero analogo di non ufficiali.
Nell'ultima settimana dai dati del Dipartimento del Lavoro sono stati persi 2,4 milioni di persone con un calo, rispetto ai sette giorni precedenti, di circa 250000 unità, il 9%. In calo ma ad un livello ancora da record.
Praticamente un lavoratore su quattro ha perso il lavoro in questa pandemia da febbraio.
Il tasso di disoccupazione ufficiale è ad aprile del 14,7%. Un altro record soprattutto se si pensa che a febbraio l’America non aveva praticamente disoccupazione con un tasso del 3,5%. Un tasso mai raggiunto fin dalla Grande Depressione del 1930.
Commentando questi risultati il Segretario del Tesoro, Steven Mnuchin ha detto che ‘i numeri saranno ancora peggiori prima di evidenziare un miglioramento’.
Anche la FED ha riscontrato che nella pandemia il 20% dei lavoratori si è trovato disoccupato. In particolari i più colpiti sono stati i lavoratori con i salari più bassi.
Nelle famiglie con guadagni sotto i 40.000 dollari, quasi il 40% ha dichiarato di essere senza lavoro.
Ma per quanto alto questo tasso di senza lavoro non fotografa appieno la drammaticità della situazione.
Un nuovo rapporto di Census Bureau ha mostrato come molti americani che stanno lavorando abbiano comunque perso ore di lavoro e visto tagliati i propri stipendi.
A livello nazionale il 47% delle famiglie ha dichiarato di aver perso, nella pandemia, ingressi economici. E le perdite sono state più accentuati in settori particolarmente dipendenti al turismo come Florida,California,Hawaii e Nevada.
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