Coronavirus, Ue contro la Russia: "Mosca aumenta la disinformazione"
Da quando la Covid-19 ha iniziato a diffondersi sul territorio dell'Ue, "abbiamo notato che un aumento della disinformazione proveniente da fuori Ue, tra l'altro dalla Russia, o da provider che sono basati in Russia o almeno legati a fonti pro-Cremlino". Lo spiega il portavoce del Seae Peter Stano, a Bruxelles durante il briefing con la stampa. "Dall'inizio dell'epidemia di Covid-19 - continua - abbiamo notato un aumento del numero di disinformazione e di informazioni fuorvianti, e di informazioni sbagliate, in circolazione. Da parte nostra, l'Ue ha una sua unità che monitora questa propaganda e disinformazione che arriva da fuori dall'Ue".
L'unità Eu StratCom, continua Stano, "lavora con gli Stati membri e con partner internazionali come il G7, la Nato, il Canada, in modo da evitare che l'attuale situazione venga sfruttata da attori malintenzionati". "Dall'inizio dell'epidemia - prosegue Stano - abbiamo intensificato l'analisi dei flussi di disinformazione, specialmente sui social media ma anche sui media tradizionali, guardando alle fonti, identificando e smascherando pubblicamente chi diffonde disinformazione o informazione scorretta. I risultati sono esposti quasi ogni giorno sul sito Euvsdisinfo.eu".
Commenti