Esteri
Guerra, Crosetto va dritto al punto: "Scudo italiano per fermare gli attacchi? Pronto non prima del 2031"
Il ministro della Difesa mette in guardia sulle possibili conseguenze di un attacco russo o di altri Paesi

Crosetto: "Attacco all'Italia simile a quello dell'Iran a Israele? Ecco che cosa succederebbe"
La guerra in Ucraina potrebbe presto allargarsi, almeno stando ai segnali lanciati da Polonia e Romania che hanno accusato Mosca di aver violato il proprio spazio aereo e lanciato droni. La Nato sta studiando già le prossime mosse, vista la richiesta formale da parte dei polacchi di attivare l'articolo 4, vale a dire preparare gli alleati a una possibile richiesta di collaborazione per difendere il territorio. Naturalmente in tutto questo è coinvolta anche l'Italia e il ministro della Difesa Guido Crosetto ieri aveva messo tutti in guardia: "Non siamo pronti per la guerra". In seguito a quelle dichiarazioni poi Crosetto è entrato ancora di più nello specifico.
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"Quanto tempo ci vuole per mettere l’Italia in condizioni di difenderci da un eventuale attacco esterno? La mia previsione - dice Crosetto a La Repubblica è questa: se, come stiamo facendo, ci attiviamo subito, prevedo ci vogliano sei anni. Dunque immagino nel 2031". Crosetto si riferisce alla difesa autonoma del Paese, non al sistema complessivo di sicurezza che assicura l’alleanza atlantica. "Questo ovviamente — dice, riferendosi proprio alla data del 2031 — se non consideriamo la Nato e ipotizziamo, cosa che non è, che l’Italia debba difendersi da sola. Resta un fatto incontestabile: non siamo pronti. E io ho il dovere di dirlo".