Isole contese, tensione nel Pacifico. Caccia cinesi sfiorano jet Usa
I caccia cinesi hanno di nuovo intercettato un aereo spia americano nel Pacifico spingendosi a distanze "pericolose" nei cieli del Mar Cinese Orientale
I caccia cinesi hanno di nuovo intercettato un aereo spia americano spingendosi a distanze "pericolose" nei cieli del Mar Cinese Orientale dopo che uno stesso episodio era avvenuto lo scorso 17 maggio. Il tutto e' avvenuto, pero', proprio mentre il segretario di Stato John Kerry era ieri a Pechino dove ha incontrato, tra gli altri, il presidente Xi Jinping La presunta 'coincidenza' dell'evento ha spinto il Pentagono questa volta a gettare acqua sul fuoco e ad imputare l'evento all'imperizia di uno dei due piloti dei caccia J-10 che si sono spinti fino ad una distanza "pericolosa" dal quadrigetto RC-135 Usa "in volo di routine".
La tattica intimidatoria delle intercettazioni in volo di aerei spia Usa e' la stessa condotta da mesi dai caccia russi nei cieli del Baltico. Caccia e bombardieri russi che invece spesso si spingono fino agli spazi aerei britannici. Il Mar Cinese Orientale, come quello Meridionale, e' parte della zona del Pacifico dove sorgono arcipelaghi come le isole Senkaku (per Tokyo) Diaoyu (per Pechino), le Paracel o le Spratly formati da migliaia di isole che Pechino rivendica come proprie acque acque territoriali costruendo isole artificiali dal nulla su barriere coralline o atolli appena afffioranti. Arcipelaghi rivendicati anche da altri Stati limitrofi come Giappone, Taiwan, Filippine, Vietnam, Brunei e Malaysia.