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Esteri
NordCorea, Pyongyang lancia missile balistico ma fallisce. Ira Usa

Il nuovo test di un missile balistico della Corea del Nord ha sfidato gli Stati Uniti e la comunita' internazionale proprio mentre era in corso la riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ma si e' risolto in un fallimento. Il vettore, un missile a medio raggio chiamato KM 17, e' stato lanciato da un sito nella provincia di Pyeongan meridionale, a nord di Pyongyang, ed e' esploso poco dopo il lancio. Secondo il comando americano, non ha mai lasciato il territorio della Corea del Nord. Secondo valutazioni americane, la principale sezione e' ricaduta a terra a circa 35 chilometri dalla base area di Pukchang.

Il lancio e' arrivato tre giorni dopo l'85esimo anniversario della formazione dell'esercito nordcoreano, il 25 aprile, e al giro di boa dei 100 giorni di Donald Trump alla Casa Bianca. E' una risposta agli Usa proprio nelle ore in cui sta arrivando nelle acque della penisola coreana la squadra navale americana guidata dalla portaerei Carl Vinson che si unira' al sottomarino nucleare Michigan che ha attraccato martedi' nel porto sudcoreano di Busan. Una sfida aperta, dunque, a cui gli Usa per ora rispondono con moderazione.

Il presidente, Donald Trump, ha deciso di gestire -almeno per il momento- il nuovo lancio in modo definendo l'atto un affronto alla Cina, l'unico e sempre piu' insoddisfatto alleato del dittatore, Kim Jong-un. "La Corea del Nord ha mancato di rispetto ai desideri della Cina e del suo estremamente rispettabile presidente (Xi Jinping, ndr) quando ha lanciato il missile, benche' sia stato un fallimento. Questo e' un male!", ha twittato Trump.

Il missile in questione era probabilmente uno balistico a medio raggio chiamato KM-17, a combustibile solido lanciato da terra da una base mobile. Nessun commento, almeno per ora, dalla Corea del Nord che no ha dato neanche l'annuncio in televisione. La Corea del Sud ha invece condannato il lancio definendolo un'azione provocatoria, in chiara violazione delle risoluziono del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e che rappresenta una seria minaccia alla pace e sicurezza: "Si dimostra ancora una volta la belligeranza e sregolatezza del regime che disobbedisce in modo netto alla decisione della comunita' internazionale di arrivare alla denuclearizzazione della Corea del Nord", ha detto con un comunicato del ministero degli Esteri.

Anche il Giappone ha lanciato una protesta attraverso i suoi canali diplomatici a Pechino; e il portavoce del gabinetto di governo, Yoshihide Suga, ha detto che il Giappone non tollerera' ripetute azioni provocatorie da parte di Pyongyang e ha chiesto alla popolazione di mantenere la calma. Trump e' stato informato mentre si trovava a bordo dell'Air Force One, l'aereo presidenziale. Il presidente stava tornando da Atlanta in Georgia dove aveva appena partecipato ad una convention della 'National Rifle Association' (Nra), la potente lobby delle armi americana.

La sua reazione inusualmente moderata fa parte della sua strategia di fare pressione sulla Cina affinche' intervenga su Pyongyang per porre fine alle sue ambizioni nucleari e scongiurare un intervento militare che gli Usa potrebbero materialmente permettersi ma che avrebbe conseguenze imprevedibili. Solo ventiquattr'ore prima in un'intervista all'agenzia anglo-canadese Reuters Trump aveva detto che con la Corea del Nord c'e' il rischio "di conflitto molto serio", aggiungendo, pero', di preferire di risolvere la questione con la diplomazia. E la novita' sottolineata da Trump e' che ha registrato una svolta nella collaborazione con Pechino, pronta a fare pressioni su Pyongyang, dopo la visita del presidente cinese Xi Jinping in Florida all'inizio di aprile. Xi "penso ci stia provando con forza. Sicuramente non vuole disordini e morte. E' una brava persona. E' davvero una brava persona: ho avuto modo di conoscerlo bene. Ama la Cina e ama il popolo cinese. So che vorrebbe fare qualcosa ma e' possibile che non possa". Il 16 aprile scorso, Pyongyang effettuo' un altro lancio di un missile, esploso subito dopo, dopo lo conclusione del cosiddetto "giorno del Sole", ricorrenza del 105esimo anniversario della nascita del fondatore della dinastia Kim, Kim Il-sung.

Questo e' stato il nono lancio di un missile balistico nordcoreano da quando il 20 gennaio Trump si e' insediato come 45esimo presidente degli Stati Uniti. Malgrado Washington abbia indicato anche nel lancio di um missile balistico l'evento che potrebbe innescare una rappresaglia americana, la vera "linea rossa" da non oltrepassare dalla Corea del Nord per Trump sarebbe un nuovo test nucleare dopo i 5 effettuati sin dall'ottobre del 2006, dal padre del'attuale dittatore, Kim Jong-un, Kim Jong-il. Solo lo scorso anno Pyongyang ha fatto esplodere due ordigni nucleari.

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