Esteri
Iran, ripartono i colloqui sul nucleare. A fine mese incontro a Istanbul con Parigi, Londra e Berlino
L'annuncio dalla tv di Stato

Centrale Nucleare
Dopo la guerra lampo, ripartono i negoziati sul nucleare tra Iran e la troika europea
Dopo la guerra lampo di sei giorni tra Stati Uniti, Israele e Iran, ripartono i colloqui sul nucleare. Un portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha annunciato che venerdì 25 luglio a Istanbul si terranno i negoziati sul nucleare fra Teheran e la troika europea formata da Germania, Francia e Regno Unito, il cosiddetto E3. Lo riportano l'agenzia russa Tass e quella turca Anadolu. "L'incontro tra Iran, Gran Bretagna, Francia e Germania avrà luogo a livello di viceministri degli esteri", ha dichiarato Esmaeil Baghaei, citato dai media statali iraniani.
"In risposta alla richiesta dei paesi europei, l'Iran ha accettato di tenere una nuova sessione di colloqui", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmail Baghai, citato dalla televisione di Stato, che ha precisato che l'incontro si terra' a Istanbul. Una fonte diplomatica tedesca aveva indicato in precedenza che Berlino, Parigi e Londra continuavano "a lavorare intensamente (...) per trovare una soluzione diplomatica duratura e verificabile al programma nucleare iraniano" e prevedevano un incontro nel corso della settimana.
"L'Iran ha dimostrato di essere in grado di respingere (gli attacchi), ma è sempre stato pronto a una diplomazia reale, reciproca e in buona fede", ha scritto ieri su X il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi.
L'Iran è sospettato dai paesi occidentali e da Israele di voler dotarsi della bomba atomica, cosa che nega sottolineando il suo diritto di portare avanti un programma nucleare a fini civili. Il 13 giugno Israele ha lanciato un attacco a sorpresa bombardando l'Iran e uccidendo i suoi principali responsabili militari e scienziati legati al suo programma nucleare. Gli Stati Uniti si sono uniti all'offensiva del loro alleato israeliano colpendo tre siti nucleari nella notte tra il 21 e il 22 giugno.
Da quando sono stati ordinati questi attacchi dal presidente americano Donald Trump, le discussioni sono state sospese. L'ultimo incontro tra i rappresentanti dell'E3 (Germania, Francia, Regno Unito) e dell'Iran si e' tenuto a Ginevra il 21 giugno, poche ore prima dei bombardamenti americani. Intanto ieri il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto al Cremlino Ali Larijani, stretto consigliere della guida suprema iraniana Ali Khamenei, per discutere della questione nucleare. Larijani "ha trasmesso le valutazioni sulla situazione che si sta aggravando in Medio Oriente e sul programma nucleare iraniano", ha dichiarato il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov.
Putin ha espresso le "posizioni ben note della Russia su come stabilizzare la situazione nella regione e sulla risoluzione politica del programma nucleare iraniano", ha aggiunto. L'incontro a Mosca non era stato annunciato in anticipo. La Russia intrattiene buoni rapporti con l'Iran, considerato il suo principale alleato in Medio Oriente, ma non ha sostenuto con forza Teheran durante la sua recente guerra con Israele, ne' dopo gli attacchi americani ai siti nucleari. La scorsa settimana, Mosca ha criticato aspramente un articolo del media americano Axios secondo cui Putin avrebbe "incoraggiato" l'Iran ad accettare un accordo con Washington che impedirebbe a Teheran di arricchire l'uranio.