Strage in Australia, padre e figlio killer legati all'Isis: il giuramento nel 2019. Che cosa sappiamo finora - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 06:15

Strage in Australia, padre e figlio killer legati all'Isis: il giuramento nel 2019. Che cosa sappiamo finora

Netanyahu contro il presidente Albanese: "Alimenta il fuoco dell'antisemitismo"

di Marco Santoni

Strage in Australia, padre e figlio killer legati all'Isis: il giuramento nel 2019

I due uomini autori della strage ieri a Bondi Beach, il padre e figlio Said e Naveed Akram, avevano giurato sottomissione all'Isis nel 2019, ma malgrado ciò, Naveed aveva un regolare porto d'armi. Lo scrive l'emittente australiana Abc, citando il servizio d'intelligence interna di Canberra Australian Security Intelligence Organisation (Asio). ABC ha appreso che gli investigatori ritengono che gli uomini armati avessero giurato fedeltà al gruppo terroristico dello Stato Islamico, del quale sono state trovate due bandiere sull'auto usata dai terroristi.

L'Asio si è interessata a Naveed Akram sei anni fa, dopo che la polizia aveva sventato i piani per un attacco terroristico dell'Isis, ed era legato a Isaak El Matari, il quale - scrive ancora Abc - "sta scontando sette anni di carcere per aver pianificato un'insurrezione dell'Isis in qualità di autoproclamato comandante australiano del gruppo terroristico.

Abc scrive infine che, dei due terroristi di origine pachistana, il padre Naveed, era detentore di un porto d'armi regolare, malgrado il precedente di sei anni fa. Il Primo Ministro Anthony Albanese, scrive Abc, ha confermato che Naveed Akram è venuto a conoscenza dell'Asio per la prima volta nell'ottobre 2019 ed è stato indagato per un periodo di sei mesi, ma è stato valutato che non rappresentasse una minaccia.

Terrorismo, la strage di Bondi Beach: padre e figlio i colpevoli

Emergono nuovi dettagli sulla strage terroristica di ieri a Sydney in Australia. Il tragico bilancio finale è di 16 morti, compreso uno dei due attentatori. "I colpevoli sono un uomo di 50 anni e un uomo di 24 anni, padre e figlio", ha detto il commissario di polizia Mal Lanyon. "Il cinquantenne è deceduto. Il ventiquattrenne è attualmente ricoverato in ospedale, ha aggiunto il commissario, secondo il quale non risultano altre persone coinvolte e gli agenti non sono più alla ricerca di un terzo soggetto. Lanyon ha spiegato che il cinquantenne era titolare di porto d'armi da dieci anni e possedeva sei armi da fuoco separate, la stessa quantità rinvenuta sulla scena della sparatoria.

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"Le indagini balistiche e forensi stabiliranno se quelle sei armi da fuoco sono le sei che erano state concesse in licenza a quell'uomo", ha aggiunto. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato il governo australiano di avere alimentato l'antisemitismo sfociato nell'attentato di ieri a Sydney. "Tre mesi fa, ho scritto al primo ministro australiano per dirgli che la sua politica stava alimentando il fuoco dell'antisemitismo," ha detto Netanyahu, riferendosi a una lettera inviata ad Anthony Albanese in agosto dopo che Canberra aveva annunciato la decisione di riconoscere uno stato palestinese. "L'antisemitismo è un cancro che si diffonde quando i leader restano in silenzio e non agiscono", ha insistito Netanyahu in un discorso trasmesso dalla televisione israeliana.

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