Esteri
Ucraina, la pace impossibile: ecco perché all’Europa non conviene sfidare Trump per salvare la faccia
Anche se il tono che Trump usa nei confronti dell'Europa oscilla tra pietà, disprezzo e aperta ostilità...

Ucraina, Trump e la questione europea: l'analisi
La prestigiosa rivista tedesca Der Spiegel scrive che la Russia ha respinto la proposta del presidente Zelensky di consentire alla popolazione ucraina di decidere sulle cessioni territoriali nella regione del Donbass, tramite un referendum. "Questo territorio, è territorio russo", ha dichiarato Yuri Ushakov, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa Interfax. Ushakov è consigliere di politica estera del capo del Cremlino Vladimir Putin e ha il compito di negoziare i colloqui di pace in Ucraina.
Nelle sue osservazioni sul Donbass, Ushakov ha fatto riferimento alla costituzione russa: pochi mesi dopo l'inizio della guerra di aggressione contro l'Ucraina, la Russia ha illegalmente incorporato il Donbass - le regioni di Donetsk e Luhansk - nonché le regioni di Kherson e Zaporizhzhya nel territorio russo attraverso un emendamento costituzionale.
Questi territori sono al centro degli attuali colloqui di pace in Ucraina. "Zelensky ha dichiarato giovedì che solo il popolo ucraino può decidere sulle questioni territoriali. Ushakov ha risposto che l'obiettivo di Zelensky era garantire che le proposte inaccettabili per la Russia fossero incluse nel piano di pace con gli Stati Uniti" - scrive Der Spiegel. Questa strategia è, però, già fallita una volta, quando lo stesso Presidente Zelensky presentò alla Casa Bianca una piantina irrealistica, in cui sembrava che i russi fossero in grave difficoltà e, sostanzialmente, fermi nell'occupazione dei territori. Trump conosce bene la situazione reale e non appare più disposto a "tira e molla", desiderando la pace entro Natale.
Il funzionario del Cremlino ha anche affermato che la Russia non ha ancora visionato i documenti discussi dai principali rappresentanti degli Stati europei. Una nuova versione del piano di pace potrebbe essere peggiore e inaccettabile per la Russia, ha affermato Ushakov. Ha inoltre ribadito le richieste russe al ritiro delle truppe ucraine dalla regione del Donbass come condizione per un cessate il fuoco.
Qualora questo fosse il reale intento, parrebbe evidente che la UE sostiene l'Ucraina per continuare la guerra. Questa non sarebbe da ritenere una trattativa diplomatica, ma una farsa, che perpetua il muro contro muro tra l'Amministrazione Trump saldamente accordata con la Federazione Russa sugli obiettivi principali di una "pace giusta e duratura". Secondo i dati più recenti, forniti da Marco Travaglio, sembrerebbe che il Donbass sia occupato militarmente dall'esercito di Mosca per almeno il 65%. Verrebbe da chiedersi quale beneficio potrebbe trovare il popolo, a maggioranza russofona del Donbass, da questo irrigidimento di Zelensky, con le spalle coperte da Germania, Francia, Inghilterra e, ovviamente, da Ursula Von der Leyen.
Sempre secondo l'Agenzia Interfax, Ushakov ha anche sollevato la possibilità che né truppe russe né ucraine restino di stanza nel Donbass, ma sostituite dalla Guardia Nazionale e dalla polizia russa. "Sarà fornito tutto il necessario per mantenere l'ordine e organizzare la vita quotidiana", ha affermato il consigliere del Cremlino, citato da Interfax.
La Guardia Nazionale russa è dotata di armi e poteri di tipo militare ed è anche impiegata in guerra. Giovedì, Putin ha annunciato nuovi successi nell'avanzata nel Donbass e ha dichiarato che la Russia potrebbe raggiungere i suoi obiettivi di guerra anche sul campo di battaglia, confermando, di fatto, quanto già anticipato dal direttore de Il Fatto Quotidiano. L'obiettivo, ha affermato, è quello di cacciare le forze ucraine dalla parte del territorio non ancora controllata da Mosca.
Durante una visita al fronte venerdì, Zelensky ha fatto una vistosa apparizione alla periferia di Kupjansk. "I russi hanno parlato molto della presa di Kupjansk; vediamo com'è", ha detto il presidente in un video. È apparso indossando un giubbotto antiproiettile, ma senza elmetto, sullo sfondo della stele distrutta all'ingresso della città.
Ha ringraziato i soldati per il loro servizio. "Oggi è estremamente importante ottenere risultati al fronte affinché l'Ucraina possa ottenere risultati nella diplomazia"- ha affermato, in quella che è apparsa più una provocazione in stile hollywoodiano che una mossa per favorire le trattative per la pace. L'esercito russo, peraltro, annunciò la presa di Kupyansk, alla fine di novembre, dopo averla conquistata nel 2022 e persa temporaneamente per una rivincita ucraina.
Nel corso dell'ultima riunione tra leader europei, la domanda più che pertinente che si sono posti è stata: "E se Washington e Mosca costringessero gli ucraini a un compromesso che né Kiev né gli europei potrebbero accettare? Qual è il nostro piano B?" Purtroppo, non c'è ancora una risposta a questa domanda. "La trascrizione della telefonata, ottenuta dallo Spiegel, offre un raro spaccato della portata della sfiducia nei confronti di Washington e del profondo sconcerto degli europei.
Finché le telecamere sono accese, i leader europei elogiano doverosamente gli sforzi di mediazione di Trump. Ma non appena i leader sono soli, non nascondono di vedere Trump e il suo popolo non come alleati, ma come rivali che nutrono più simpatia per Vladimir Putin che per i loro ex partner. "Stanno giocando, sia con voi che con noi" - ha detto il Cancelliere Merz durante la telefonata, riferendosi agli ucraini e ai leader dell'UE.
Il tono che Trump usa nei confronti dell'Europa oscilla tra pietà, disprezzo e aperta ostilità. Il presidente e il suo popolo descrivono il vecchio continente come "disfunzionale", in "declino totale" o già "morto". Der Spiegel continua: "il problema è questo: gli europei dipendono ancora dagli Stati Uniti: dalle loro armi, dai loro servizi segreti, dal loro ombrello nucleare. La nostra domanda, allora, sembrerebbe la diretta conseguenza di questo dato di fatto: "È funzionale ai nostri interessi cercare un braccio di ferro con gli USA di Trump, per non perdere la faccia in Ucraina?"
