Ue,Savona:"2019 può essere drammatico. Spesa infrastrutture fuori dai vincoli"
L'audizione alla Camera sulle prospettive di riforma dell'Unione europea del ministro per gli Affari Ue Paolo Savona
"Apriamo una discussione, subito, perche' il 2019 puo' essere un anno drammatico per l'Europa". Dopo aver inviato due settimane fa a Bruxelles il suo piano "Una politeia per un'Europa diversa, piu' forte e piu' equa", il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona ne spiega i contenuto nel corso dell'audizione a Montecitorio sulle prospettive di riforma dell'Unione europea.
"Abbiamo le elezioni - ha spiegato - il cui risultato e' incerto, tutti i Paesi hanno un qualche problema, ed e' inutile discutere di fare l'Europa piu' forte e piu' equa se a un certo punto ci salta di mano il meccanismo che la deve gestire, poi abbiamo la nomina della nuova Commissione, Juncker sta fino a novembre, e la nomina del presidente della Bce".
Secondo il ministro pertanto "nel 2019 possiamo ritrovarci un'Europa migliore, piu' forte e piu' equa, oppure un'Europa peggiore, meno forte e meno equa e con questo documento mi prefiggo questo scopo". Testo, ha sottolineato, "le cui linee erano gia' state discusse e approvate dai miei colleghi ministri e dal presidente del consiglio dei Ministri che e' stato costantemente informato delle varie stesure che si sono susseguite".
"Non amo la parola flessibilità, è la risposta che si dava il Governo per spendere di più. E' un meccanismo che non funziona, perché abbiamo continuato a spendere di più, ma il debito ha continuato a salire", ha concluso Savona, secondo cui "il problema è diverso, servono le infrastrutture, che sono fondamentali a livello europeo. Non dovrebbe essere l'Italia a chiedere più flessibilità per gli investimenti: l'Europa dovrebbe ordinare all'Italia di fare investimenti per creare le condizioni per crescere".
Commenti