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Esteri
Venezuela, tribunale ordina arresto dello zio di Guaidò

L'arresto di Juan Marques, zio di Juan Guaidò, è stato confermato oggi da un tribunale venezuelano. Lo ha annunciato il legale di Marques, Joel Garcia, dopo che il suo cliente era "scomparso" martedì sera al suo arrivo all'aeroporto di Caracas assieme al nipote, l'autoproclamato presidente del Venezuela. I due erano arrivati in aereo da Lisbona, al termine di un lungo giro all'estero, durante il quale Guaidò è stato ricevuto anche alla Casa Bianca dal presidente americano Donald Trump.

"L'obiettivo non è di imprigionare Juan Marques perché è un criminale, ma di attaccare il presidente Guaidò", ha detto Garcia parlando ai giornalisti davanti alla sede del controspionaggio militare venezuelano. L'avvocato ha ricordato che le autorità hanno ora 45 giorni di tempo per formalizzare le accuse contro il suo assistito. Il vicepresidente venezuelano Diosdado Cabello ha dichiarato ieri sera in televisione che Marques era in possesso di materiale esplosivo molto pericoloso. "E' una farsa", ha risposto Guaidò su Twitter, sottolineando come i rigidi controlli negli aeroporti europei rendano impossibile l'ipotesi che una persona possa salire a bordo di un aereo portando esplosivi.

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