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Da Blumenthal a Bottura l'appello per il premio Basco di cucina

A un mese dalla chiusura delle nomination del Basque Culinary World Prize (le candidature potranno essere inviate fino al 30 aprile), il pluripremiato chef Massimo Bottura ha lanciato un appello ai professionisti del mondo culinario per chiedere loro di nominare un candidato meritevole di ricevere il premio. Si tratta di un premio unico nel  suo genere, che darà un riconoscimento a uno chef che ha avuto un impatto positivo sulla società, “oltre la cucina”. Tutti coloro che lavorano in questo settore possono partecipare alle nomination.

Massimo Bottura, alla guida del tre stelle Michelin Osteria Francescana di Modena e famoso per la sua passione e il suo attivismo, ha detto: 

“Con questo premio speriamo di condividere con il mondo le storie degli chef che stanno usando la cucina a beneficio di un futuro migliore; abbiamo bisogno che la gente proponga coloro che stanno lottando per questa causa in qualsiasi modo, anche su piccola scala: siamo tutti parte della rivoluzione”.

“Essendo convinto che la cultura, la conoscenza, la consapevolezza e il senso di responsabilità siano le basi dello chef del futuro, sono orgoglioso di partecipare a questo premio e mi auguro che possa ispirare e sollecitare coloro che vogliono fare la differenza impegnandosi nei confronti della società”.

Il suo compagno di giuria e celebrato chef inglese Heston Blumenthal ha detto: 

“E’ fantastico fare parte del Basque Culinary World Prize, essere un membro della giuria e riconoscere e premiare i migliori chef del mondo. Questi premi sono importanti perché identificano gli uomini e le donne che fanno la differenza “oltre la cucina” in modo da creare un cambiamento attraverso l’innovazione e la creatività. Innovazione e creatività sono ciò su cui ho sempre basato il mio lavoro, e tengo molto a questi valori. Non vedo l’ora di celebrare gli chef che stanno lottando per migliorare la società attraverso la cucina".

Blumenthal si è impegnato in prima persone per molte campagne sociali – incluse quelle contro l’abuso di droga e alcol nel suo settore – ed è un supporter attivo dei coltivatori inglesi. 

Il super-chef  latino-americano Enrique Olvera, a capo di Pujol, il ristorante numero uno del Messico, ha aggiunto: 

“Se il tuo lavoro in cucina è buono, può avere delle ricadute positive sulla società. Può avere un impatto non solo sulle persone ma anche sull’ambiente, l’economia e la cultura. Stiamo cercando delle candidature che rappresentino questa realtà, in modo da premiare chi lavora per un bene più grande. E’ importante che tutto il mondo culinario sia coinvolto nel processo di selezione”. 

Enrique Olvera è noto per il suo interesse per questioni culturali ed ecologiche. Così come si è impegnato per sostenere i prodotti di alta qualità, locali e sostenibili, si è impegnato anche  contro le colture geneticamente modificate e ha preso parte a programmi educativi per migliorare l’alimentazione dei bambini nel suo Paese. 

IL PREMIO: 

Il Basque Culinary World Prize, lanciato all’inizio del 2016, sarà assegnato da molti dei più importanti chef del mondo, fra cui Heston Blumenthal, supportati da esperti di altre discipline. 

Attualmente in tutto il mondo una generazione di chef ha arricchito il proprio ruolo nella società e la propria professione introducendo nel proprio approccio professionale nuove capacità, creatività, innovazione e impegno sociale. Il Premio Mondiale Basque Culinary World Prize intende rendere omaggio proprio a questa evoluzione.  

Il premio sarà un riconoscimento a carattere annuale, con il quale sarà insignito uno chef di qualsiasi nazionalità che abbia dimostrato che la gastronomia può essere un potente motore di cambiamento: un uomo o una donna la cui influenza sia andata "oltre la cucina".   

La persona premiata dovrà aver migliorato in qualche modo la società attraverso la gastronomia: con l'innovazione culinaria, l'impegno nei confronti della responsabilità sociale, la sostenibilità o lo sviluppo economico della propria comunità, il coinvolgimento in campagne sulla salute o sull'ambiente, la promozione di progetti culturali pionieristici o attività che beneficiano la società per l'impatto positivo sull'industria alimentare.  

Per aspirare al premio gli chef devono essere proposti, online, da un professionista del mondo della gastronomia. Il vincitore riceverà 100.000 € da devolvere a sua scelta a un progetto che dimostri il ruolo sempre più ampio della gastronomia nella società. 

Il premio sarà consegnato dal Basque Culinary Center (BCC) di San Sebastián, un'istituzione accademica all'avanguardia in tutto il mondo, con il sostegno del Governo Basco nell’ambito della strategia Euskadi-Basque Country. 
 

Il processo di assegnazione avverrà in due fasi. Nella prima, giudicherà un Comitato di cui faranno parte Elena Arzak – uno dei più importati chef al mondo, alla guida dello stellato Amestsa di Londra; il dottor F. Xavier Medina – antropologo sociale e eminente studioso del rapporto fra alimentazione e cultura - Marta Miguel Castro – esperta di scienze dell’alimentazione; e Jorge Ruiz Carrascal – professore del dipartimento di Scienze dell’Alimentazione all’università di Copenhagen.
 
Entro la fine di maggio, il Comitato stilerà una lista di 20 finalisti che verranno giudicati dalla giuria del premio, di cui fanno parte gli chef appartenenti al Consiglio Internazionale del Basque Culinary Center presieduto da Joan Roca (Spagna): Gastón Acurio (Perù), Ferran Adrià (Spagna), Alex Atala (Brasile), Dan Barber (USA), Heston Blumenthal (Regno Unito), Massimo Bottura (Italia), Michel Bras (Francia), Yukio Hattori (Giappone), Enrique Olvera (Messico) e René Redzepi (Danimarca).  

Per scegliere il vincitore, il Consiglio conterà sulla consulenza di esperti di discipline legate alla gastronomia come Harold McGee, scienziato del cibo e scrittore statunitense; Massimo Montanari, professore di storia medievale presso l'Università di Bologna e uno dei maggiori esperti di scienze dell'alimentazione; Laura Esquivel, famosa scrittrice; Hilal Elver, relatrice speciale sul diritto al cibo per l'Alto Commissariato per i Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite.

Tutti i membri del Consiglio Internazionale del BCC presenti alla riunione annuale di luglio a San Sebastián parteciperanno, insieme agli esperti invitati, al processo di selezione. L'11 luglio 2016 sarà reso pubblico il nome del vincitore. 


“Riteniamo che l'ambito della gastronomia possa avere un'influenza positiva sulla società quando gli chef assumono le responsabilità legate alla propria veste pubblica. Il nostro scopo è mostrare esempi del grande lavoro svolto dagli chef, siano essi più o meno noti, per fare la differenza".
Joxe Mari Aizega, Direttore generale di Basque Culinary Center. 

“Il Premio Mondiale Basque Culinary individuerà uomini e donne che lavorano sodo nella gastronomia per raggiungere l'eccellenza. Quei pionieri innovativi, creativi, decisi - e a volte impetuosi -, impegnati nei confronti della propria comunità e che giorno per giorno dimostrano che la gastronomia può essere un motore di trasformazione". 
Joan Roca, Presidente del Consiglio Internazionale del BCC e presidente della giuria. Chef de El Celler de Can Roca, ristorante con tre stelle Michelin, Spagna. 

“Cucinare non è fine a se stesso, ma il mezzo per raggiungere mete più importanti. Ha il potere di trasformare la società perché interessa ogni aspetto: formazione, ambiente, imprenditorialità, identità culturale, agricoltura, commercio. Per molti anni questo potere non è stato compreso appieno. Oggi, finalmente, lo si capisce. La cucina ha dimostrato essere un potente motore di cambiamento. Di conseguenza, gli chef devono essere impegnati e consapevoli dell'opportunità di cui dispongono per contribuire a creare una società più giusta, generosa e sostenibile".
Gastón Acurio, considerato il rivitalizzatore della cucina peruviana, possiede più di 40 ristoranti in tutto il mondo.

“La cucina è vita: non possiamo dimenticarlo. Questa è la ragione per cui sono lieto di vedere che alcuni chef hanno legato la loro vocazione al proprio senso di umanità. Ritengo che sia affascinante perché non si tratta di qualcosa di effimero: è il futuro della cucina. Gli chef attuali fanno bene a scegliere questa strada". 
Michel Bras, cuoco e proprietario dell'hotel-ristorante Bras ad Aubrac, Francia, con tre stelle Michelin.

“Un numero sempre maggiore di chef si è unito agli attivisti che propugnano un cambiamento nel nostro sistema alimentare... L'attuale cultura gastronomica offre ai cuochi una piattaforma per agire, compreso il potere - per non dire il lusso - di innovare. Quali arbitri del buon gusto, possiamo contribuire a forgiare un Terzo piatto, un modo nuovo di mangiare in cui converga tutto ciò”. 
Dan Barber, chef, scrittore e fondatore del ristorante Blue Hill di Manhattan, con una stella Michelin.


“Cucinare significa rispettare le regole, agire correttamente e lavorare in cooperazione. Cucinare è perciò il modo perfetto di capire come funziona la vita.” 
Massimo Montanari, docente di storia medievale e storia dell’alimentazione presso l'Università di Bologna.


COME FUNZIONA IL PREMIO

Per poter aspirare al premio, gli chef devono essere proposti da un altro professionista attualmente al lavoro nel mondo della gastronomia (ad esempio un altro chef, un critico o scrittore gastronomico, fornitore di prodotti alimentari o istituzioni del settore).  Le candidature possono essere presentate da oggi (1 febbraio) entro e non oltre il 30 aprile 2016.   

Il Basque Culinary Center desidera avvalersi delle conoscenze di tutti coloro che fanno parte della comunità gastronomica per dare visibilità ai candidati di tutto il mondo che hanno migliorato la società attraverso la cucina senza necessariamente attirare l'attenzione del pubblico in genere. Può aspirare al premio chiunque lavori come cuoco professionista, indipendentemente dalla propria tradizione culinaria. Le candidature saranno presentate sul sito web del Premio Mondiale Basque Culinary World Prize: www.basqueculinaryworldprize.com.

Una volta concluso il termine di presentazione, le candidature saranno esaminate dal Comitato del premio (un gruppo di docenti del Basque Culinary Center e di altre università, come il Dipartimento dei sistemi alimentari, cultura e società dell'Universitat Oberta de Catalunya –UOC– e altri invitati speciali). Saranno così individuate le candidature che soddisfano i requisiti stabiliti e sarà quindi stilata una lista di venti finalisti che sarà inviata alla giuria che sceglierà il vincitore.  

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