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Testone raddoppia a Milano e diventa atelier della mostra Canapity

Testone raddoppia a Milano e diventa atelier della mostra Canapity ispirata alla Valnerina

Testone, la prima catena dedicata alla tradizionale torta al testo umbra, apre in via Vigevano al 6 a Milano (con trasferimento dal punto vendita precedente al 3, per ampliare i coperti). E diventa teatro, fine a fine anno, della mostra Canapity realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. Oggetti di design accattivanti e innovativi, non solo nelle forme ma soprattutto nei materiali e nell’uso: un omaggio al patrimonio culturale della Valnerina, nel ternano e alla canapa. Il design oggi è chiamato a confrontarsi per riscoprire antichi utilizzi e interpretare nuove potenzialità alla luce delle esigenze del mercato contemporaneo, con il laboratorio finale del triennio in Progettazione Artistica per l’Impresa, indirizzo Design, dell'Accademia Pietro Vannucci.

Due le collezioni esposte: Nursia - realizzata con materiali dell’artigianato locale consente di calibrare i giusti ingredienti e di gustare la ricetta originale della famosa pasta alla norcina.

Vetusta- un doppio set per la preparazione e la degustazione del pane di Strettura, alla scoperta di questo straordinario patrimonio culinario della regione.

Un ampio dehors esterno con oltre 100 coperti per il primo locale che si trova dalla Darsena per uno stile inconfondibile, che caratterizza da sempre Testone, con i mattoni a vista e il design rural industrial, con cucina e camino a vista, dove viene prodotto il testone davanti agli occhi dei clienti.

Le origini della torta al Testo di Testone

La torta al testo di Testone riprende l'antica tradizione secolare umbra, la più fedele alle origini. Il motivo è che questa ricetta è discendente diretta del pane azzimo, e parente di primo grado della pita greca, portata dalle truppe dei Romani in Italia al ritorno dal medio Oriente, passando dai Balcani. Un impasto di farina, acqua, bicarbonato e sale, cotta su di una pietra circolare detto testo, che usavano portare con loro, che diventava rovente sotto le braci dei bivacchi, e finita con la cenere sull'altro lato in cottura. Si trovano parenti in tutta Italia ma gli storici sostengono che la torta al testo sia la più fedele alla ricetta originale: da Ravenna con la piadina, a Sansepolcro e Città di Castello si trova la ciaccia, a Gubbio la crescia, fino alla focaccia romana. L'Umbria era allora una striscia di terra tra il potere di Ravenna (sede del potere temporale) e Roma (spirituale) e qui la cultura bizantina gastronomica è rimasta inalterata nei secoli.

La torta al testo va farcita, proposta sia con impasto tradizionale che integrale, ma viene servita anche vuota o ripiena di ciccioli usando ingredienti al 100% umbri di piccoli produttori locali.

Tra i ripieni troviamo dai classici con la porchetta, erbette e salsicce o prosciutto e caciotta, fino alle specialità umbre come il barbozzo (guanciale umbro), la coppa di testa, il capocollo, il lombetto e le stringhette (sottili fettine ricavate dalla pancetta) e altre specialità della norcineria umbra. Sono presenti anche taglieri di salumi e formaggi e primi piatti del giorno made in Umbria, con la possibilità di mangiare un pasto completo a partire da 5 euro.

Testone

Ideatore del format Testone è l'imprenditore Simone Farinelli, che si è ispirato alla ricetta della nonna morta recentemente a 104 anni. Dopo le prime sedi in Umbria, dove l'originale torta al testo stava ormai perdendosi nella produzione solo di alcune attività locali, viene chiamato al Padiglione Italia durante Expo 2015 e decide così di aprire a Milano. “La mia mentalità non è quella del ristoratore, che non sono mai stato prima di Testone, ma cerco di interpretare sempre la mentalità del cliente e per questo vogliamo che tutti i locali abbiamo il testo e le braci all'entrata del ristorante, in vista. La torta al testo lievita così sotto gli occhi di tutti per il calore della forza della brace e della particolare legna che ci facciamo portare dall'Umbria, senza aggiungere lievito all'impasto” racconta. “Testone è un format facilmente replicabile che può essere portato in ogni città d'Italia e anche all'estero, dove credo sia il naturale sbocco di questa ricetta, che si trova difficilmente fuori dalla regione Umbria”.

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