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Lavoro
Si stabilizza il sistema di istruzione e formazione professionale
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Si stabilizza nell’anno formativo 2014-2015 il numero degli iscritti al sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). È quanto emerge dal XIV Rapporto annuale di monitoraggio sull’IeFP, realizzato dall’Isfol per il Ministero del Lavoro. Il numero totale degli iscritti al sistema è pari a 329.387 giovani. Sebbene gli allievi dei percorsi triennali sono gli stessi dell’anno precedente (316.599), si registra un’inversione di tendenza per i corsi realizzati presso gli Istituti professionali di Stato, che prevedono la possibilità, dopo la qualifica triennale, di proseguire la formazione ottenendo il diploma quinquennale. Si registrano, infatti, circa 3mila allievi in meno, scendendo a quota 166.605. Sale, invece, il numero degli allievi di percorsi svolti nei Centri accreditati e di quelli che prevedono il conseguimento, dopo la qualifica triennale, del diploma professionale al IV anno: 133.611 i primi e 16.383 i secondi.

71.308 i qualificati nel 2014-2015, 9.825 i diplomati. Dall’analisi degli esiti si evidenzia la crescita del divario tra i centri accreditati e gli Istituti Professionali. Tra le figure professionali, continua a prevalere quella dell'addetto alla ristorazione (quasi 100 mila iscritti nei percorsi triennali), seguito dall'operatore del benessere (oltre 34 mila iscritti di maggioranza femminile). Nei quarti anni la prima figura resta quella del tecnico di cucina, seguita da trattamenti estetici e acconciatura. In forte crescita anche la figura del riparatore dei veicoli a motore.

Nel comunicato stampa del 22 aprile 2016 l'Isfol fa sapere che "il sistema IeFP continua a rispondere a una duplice esigenza espressa dal territorio: da una parte la richiesta che proviene dai giovani e dalle famiglie di una formazione professionalizzante che non trascuri le competenze di base per il diritto alla cittadinanza attiva, consentendo al contempo di puntare ad un inserimento occupazionale a breve termine; dall’altra la necessità di svolgere una funzione di inclusione sociale, in quanto si rivolge a un’utenza in buona parte svantaggiata, ponendosi come un argine al fenomeno della dispersione formativa".
 

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