Roma, 14 apr. (Labitalia) - "La riapertura serale è di buon auspicio per il comparto della ristorazione e degli alberghi in tutta Italia, anche perché la gente ha voglia di uscire. Bisogna però optare all'occupazione di suolo pubblico gratuita". Così il portavoce Federcuochi nazionale e presidente Federcuochi Lazio, Alessandro Circiello, con Adnkronos/Labitalia. "Sicuramente - sottolinea - bisogna far mangiare all'aperto, concedendo gli spazi all'aperto, dando ancora di più la possibilità di snellire la burocrazia, in modo tale che chi ha ristoranti o trattorie nei centro storici o in posti particolari, abbia più spazi all'aperto"."Però - osserva - la burocrazia deve assolutamente venire incontro al settore. Se ora si concedono 12 metri e al locale ne servono 25 non si possono attendere 2 mesi per ottenere un permesso e soprattutto si potrebbero anche ridurre i relativi oneri fiscali, evitando magari l'iva su questi dispositivi di ammodernamento per la messa in sicurezza". "Secondo i dati dell'Oms - ricorda Circiello - mangiando all'aperto il virus si contrae meno e, quindi, mangiando distanziati all'aperto potrebbe essere la scelta vincente per far rivivere al meglio i centri storici italiani, i nostri borghi, i nostri mari e anche lo località di montagna. All'interno dei locali si devono ovviamente mantenere i metri di distanza tra i tavoli. In questo modo, inoltre, si potranno accogliere i turisti stranieri in sicurezza sia fuori che dentro i locali. Certo, in Italia siamo fortunati perché il clima, sia al nord che al Sud, non è mai troppo freddo per questo si poteva partire anche prima con le riaperture all'aperto grazie alla copertura di mega ombrelloni e al riscaldamento dei funghi che sono una tipologia di stufa utilizzata principalmente negli ambienti esterni durante l'inverno efficaci e nel pieno rispetto del design moderno".
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