Maltese, il giornalista-eurodeputato con il doppio incarico che imbarazza Repubblica
Curzio Maltese è una firma de La Repubblica. Ed è anche un eurodeputato della Lista Tzipras. Logica vorrebbe quantomento che un giornalista che diventa politico accetti dal proprio giornale un’aspettativa. E invece no. Maltese non rinuncia ai soldi che incassa da Strasburgo (circa 10 mila euro al mese) né a quelli elargiti dal quotidiano diretto da Ezio Mauro (altri 10 mila). Doppia poltrona, doppio guadagno. La vicenda, svelata da Dagospia, è stata ricostruita da due documenti del Cdr di Repubblica. Che non hanno però fugato i dubbi. Anzi, hanno evidenziato l’imbarazzo dei colleghi.
Appena eletto e nonostate non ci sia alcuna "incompatibilità funzionale" tra il suo ruolo di parlamentare e quello di giornalista, Maltese contratta un accordo da collaboratore con Repubblica. La trattativa però si ferma, a seguito, scrive il Cdr, di “un'offerta economica ritenuta non congrua”. In un secondo comunicato il comitato di redazione corregge il tiro: il quotidiano aveva proposto una collaborazione gratuita. Il risultato è lo stesso: Maltese pretende di essere pagato lautamente. Oppure si terrà stretto il doppio stipendio fisso.
Il Cdr sostiene di non avere “alcun potere di discutere le scelte di un collega assunte nel rispetto delle prerogative che gli riconosce la legge”. Si augura che si arrivi a un accordo. Ma non per il bene economico del giornale e sulla sensatezza dell’accordo. Ma solo perché “la vicenda avrebbe esposto prima o poi il collega e con lui il giornale alla ghiotta occasione di poter fare le bucce all'etica di Repubblica e dei suoi giornalisti”.
Poi un secondo comunicato, con la versione di Curzio: il giornalista spiega – a mezzo di un comunicato del Cdr – di essere tutt'oggi pronto a firmare un contratto di collaborazione con il gruppo Espresso, "come da lui stesso concordato con il direttore prima dell'estate, alla sola condizione che sia allineato a quelli di altre firme del giornale che ricoprono incarichi esterni o svolgono altre attività professionali".